“Qualcosa andrà sicuramente storto ma ce l’abbiamo messa tutta…”, dice con un sorriso il premier Mario Draghi. Che fissa, insieme ai ministri Bianchi e Giovannini, le linee guida per il ritorno a scuola. “Questa estate non abbiamo passeggiato”, dice ancora il premier, che rivendica l’impegno dell’esecutivo per delineare il ritorno tra i banchi.
La cosa più importante l’ha detta però Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione, che ha confermato le indiscrezioni che circolavano da giorni. “Dove ci sono classi di vaccinati si possono togliere le mascherine e si può tornare a sorridere. Le regole a scuola sono quelle del Cts: mascherina, distanziamento e regole di igiene fondamentale”.
L’altro nodo da sciogliere rimane il trasporto pubblico. Su questo ha fatto il punto il ministro Giovannini: “C’è una fortissima collaborazione con le regioni in particolare sul trasporto pubblico locale. E’ una sfida difficile e oggi termina la scadenza entro la quale le Regioni e le province autonome ci devono inviare i loro piani per il potenziamento dei servizi. Nel primo semestre, sulla base dei 250 milioni euro che sono stati utilizzati dalle Regioni, c’è stato un potenziamento nelle ore di punta del 15-20% dei servizi, per il secondo semestre il governo ha messo a disposizione 618 milioni di euro, oltre il doppio”.
Conclude: “Valuteremo naturalmente questi piani. Il decreto approvato oggi chiarisce che i fondi per i servizi aggiuntivi possono essere anche utilizzati per il potenziamento dei controlli. Nei prossimi giorni ci confronteremo con le Regioni su piani inviati per valutare eventuali necessità ulteriori”.