“Dialogheremo con il Ministero per sapere cosa fare sull’esclusione ad una prima lettura dall’obbligo di green pass di alcune figure. Bisognerà capire se e in che misura dovranno essere assoggettate all’applicazione del decreto che scatta dal primo settembre. Fortunatamente le attività didattiche cominceranno più tardi, dunque abbiamo qualche giorno in più”. Lo dice all’Adnkronos Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi annunciando che la questione potrebbe essere affrontata anche già martedì prossimo alla Conferenza di servizio organizzata dal Ministero dell’Istruzione con tutti i dirigenti scolastici.
Per quanto riguarda la piattaforma informatica con cui le scuole dovrebbero gestire quotidianamente le certificazioni verdi, “bisogna saperne di più. Abbiamo avuto poche anticipazioni. Ma mi sembra sia ciò che abbiamo chiesto e che consentirebbe di effettuare i controlli direttamente dalla segreteria al mattino su interrogazione alla banca dati green pass. Potremo avvalerci – suggerisce – dei fondi messi a disposizione dal Ministero per assumere in ogni scuola una persona in più da dedicare a questa funzione”.
Nessuna contraddittorietà, secondo Giannelli, nella nota 1237 del 13 agosto del Ministero dell’Istruzione rispetto a quanto definito nel Decreto 111/2021 in via di riconversione: “La legge – spiega il sindacalista – stabilisce che non si può entrare senza green pass. La sospensione dello stipendio sine die scatta dal quinto giorno di mancata esibizione della certificazione verde e dura finché il personale non si mette in regola. A partire dal primo giorno, invece, per ogni giorno di mancata esibizione del green pass, dallo stipendio viene sottratta la singola giornata, in quanto assenza non giustificata”.