Laumento del contributo di soggiorno che non è di fatto più un contributo ma diventa una tassa, un balzello, una gabella medievale. Assohotel Roma non ci sta proprio ad essere il bancomat del Comune di Roma per ripianare i debiti della politica. Gli albergatori sono stanchi di essere vessati e faranno di tutto per contrastare questa delibera comunale da pochi giorni sbandierata dal sindaco. Già si scaldano per una nuova protesta”. Dichiara la presidente degli albergatori di Roma Assohotel Confesercenti Anna Crispino andare avanti per la propria strada senza sentire ragione alcuna è deleterio. E vessatorio e discriminante poiché in questo periodo contano solo i residenti che vengono ascoltati su tutto, mentre le categorie invece sono state messe da parte perché non rientrano nellottica mariniana. Sindaco le ricordo che siamo residenti anche noi nella Capitale oltre che professionisti di settore”. “Ministro Franceschini – aggiunge Daniele Brocchi Coordinatore Confesercenti rivediamo urgentemente la legge e mettiamo dei paletti. Così come stanno le cose è inaccettabile, gli introiti vanno utilizzati per il settore con delle voci specifiche e le tariffe non possono essere a discrezioni dei comuni”.