“Nel prossimo autunno temiamo un colpo di coda del virus, facilitato dalla riapertura delle scuole, dalle condizioni meteorologiche e dalla ripresa dell’attività lavorativa post vacanze”. Così all’Adnkronos Salute il virologo dell’università di Milano Fabrizio Pregliasco, che pone l’attenzione anche alle possibili conseguenze del ritorno dei tifosi negli stadi con la ripartenza della Serie A.
Come ha evidenziato uno studio inglese “il campionato europeo di calcio e la finale in particolare, hanno determinato un incremento nel numero di casi, questo era ovvio, e prevedibile. Per questo è importante porre massima attenzione alla ripartenza del campionato di calcio italiano, per il quale credo si debba essere progressivi nell’apertura al pubblico negli stadi e valutare qual è l’andamento epidemiologico via via che si evidenzierà in Italia”, dice Pregliasco commentando i dati di uno studio del Public Health England, citato dal Times, secondo cui circa 2.300 persone presenti alla finale tra Italia-Inghilterra erano “probabilmente già infette”, e 3.404 hanno sviluppato il Covid nei giorni successivi all’11 luglio.
Un aumento di contagi, dunque, secondo l’esperto, “era ovvio ed evidente, sia legato ai comportamenti che si hanno durante la partita, in cui si fa il tifo, si ride, si gioisce per la propria squadra e si sta a stretto contatto, ma anche per tutto quello che sta intorno, dal viaggio dei tifosi alla loro permanenza, basti pensare all’affollamento nei pub. Da qui – conclude – l’importanza” di valutare “con grande attenzione le modalità di ripartenza del campionato di calcio italiano”.