Per noi “è ipotizzabile che le terze dosi di vaccino anti-Covid si facciano tra ottobre e novembre”. E’ il pronostico del virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’Università Statale di Milano mentre si attende l’annuncio ufficiale dell’amministrazione Biden che sembra orientata al via libera del richiamo per tutti gli americani a partire da settembre.
“Ovviamente è un destino – dice Pregliasco all’Adnkronos Salute – va valutato in un’ottica di presenza del virus. Cioè credo che ora sia da fare la vaccinazione per tutti, anche per i bambini, e che ci sia anche la necessità di un rinforzo della protezione per tutti. Poi nel prossimo futuro, se noi lavoriamo bene adesso – spiega – potremo magari non prevedere un richiamo tutti gli anni”. Quindi non più una terza dose solo per anziani e fragili? “Dipende dalla situazione epidemiologica, se i casi sono pochi – chiarisce il virologo – puoi arrischiarti ad avere persone meno protette, in questa fase no”.
Commentando i primi dati relativi alla terza dose di vaccino presentati da Pfizer all’agenzia del Farmaco Usa Fda, secondo i quali dopo il richiamo si osserverebbero livelli di anticorpi neutralizzanti anche contro le varianti Beta e Delta, Pregliasco sostiene che si tratta di un “elemento fondamentale e determinante per la scelta” di una terza dose “e conferma l’utilità e ci rilancia nell’esigenza di vaccinare tutti”.
“E’ una protezione aggiuntiva e concreta – sottolinea il virologo – alla luce di una situazione che ormai degenera. E’ chiaro che non sono le aziende che devono decidere – chiarisce Pregliasco – però deve esserci una scelta perché io stesso comincio ad avere quasi scaduto il mio Green pass essendo stato il primo vaccinato”.