Per i renziani fiorentini l’attrito tra Piero Pelu’ e Matteo Renzi nascerebbe nel 2009, quando l’allora neo sindaco non rinnovo’ l’incarico al rocker di direttore dell’Estate Fiorentina. Pelu’ era stato nominato responsabile della rassegna estiva nel 2007 dall’allora sindaco Leonardo Domenici. La delibera della giunta comunale che affidava a Pelu’ la direzione di “Fi.Esta” parla di un compenso di 72mila euro, il doppio di quello assegnato al precedente direttore dell’Estate Fiorentina, Mauro Pagani.
L’Estate Fiorentina ideata da Pelu’ duro’ quattro mesi (dal 30 maggio al 30 settembre) nei luoghi piu’ belli e suggestivi di Firenze, che si animarono di concerti rock, danza, teatro, musica, readings letterari, poesia, cinema. Quasi un evento al giorno in una quindicina di spazi diversi, per circa 450 appuntamenti. Le cronache di allora parlano di un costo complessivo di circa un milione di euro per quella rassegna estiva. Tra gli ospiti che si esibirono Elio e le Storie Tese, Ziggy Marley, Ennio Morricone, Maurizio Crozza, Sergio Cammeriere, Simone Cristicchi, Irene Grandi e Dario Fo.
L’anno dopo Piero Pelu’ lascio’ l’incarico e direttore ad interim dell’Estate Fiorentina ne divenne l’assessore alla Cultura Giovanni Gozzini, che pote’ contare su un budget di circa 500.000 euro. Arrivato Renzi a Palazzo Vecchio, per l’Estate Fiorentina la direzione fu affidata a Riccardo Ventrella direttore del Teatro della Pergola, stabilendo che non avrebbe avuto alcun compenso. Renzi accanto’ l’idea di ’’Fi.Esta’’ e non telefono’ neppure al rocker. ’’Una scelta che non gli perdono’’, confido’ il rocker alla fine del 2010 presentando il tour dei Litfiba.