“Scetticismo Usa dopo l’oro nei 100 metri? Non mi tocca assolutamente”. Così Marcell Jacobs risponde dopo aver conquistato la finale con la staffetta 4×100 alle velate accuse di doping sulle sue prestazioni da parte di alcuni media americani e inglesi. “Io so che sono arrivato sin qua facendo tanti sacrifici, con tanto lavoro, tante sconfitte e tante delusioni – sottolinea l’atleta – Mi sono sempre rialzato e tirato su le maniche e so che tutto quello che è successo è solamente grazie al duro lavoro”. “Non mi tocca assolutamente e non gli rispondo – dice ancora Jacobs – perché gli darei solo importanza”.
Con la medaglia d’oro “ci sto dormendo. Me la tengo nel letto e ogni tanto mi giro e la ammiro”, ha poi detto con il sorriso il campione olimpico dei 100 metri che aggiunge: “Andare negli Usa? Visto che sto cominciando questi rapporti con mio padre, ho pensato di andare lì ogni tanto ma non ho nessuna intenzione di andare ad abitarci perché qui mi trovo benissimo, ho tutto quello che mi serve”.
Quanto alla polemica sulle scarpe: “Ogni marchio ha praticamente le scarpe che sono identiche l’una all’altra. Io ho fatto apposta dei test, quando mi hanno mandato queste scarpe, sui 60-70 metri, paragonando le scarpe nuove alle vecchie e la differenza è questione di sensazioni , perché dai dati non abbiamo visto nessuna grande differenza. Le velocità, le ampiezze e le frequenze sono quelle, è più come riesci ad adattarti alla scarpa”.
Parlando poi della staffetta 4×100 che si è qualificata alle finale di Giochi Olimpici di Tokyo 2020: “Sono molto contento, siamo entrati in pista con grande spirito di squadra e abbiamo raggiunto un’altra finale: domani andrà sicuramente meglio perché corriamo di sera e non con queste condizioni meteo. Non vedo l’ora”. Le batterie si sono svolte sotto il sole di mezzogiorno, ora locale: “Non sono condizioni ottimali e non mi sono sentito al meglio, ma domani daremo il 110%”, ha concluso il campione olimpico dei 100 metri.