Taglio stipendi comunali, dipendenti in assemblea sulla piazza del Campidoglio
Non si arrestano le proteste dei dipendenti capitolini. Dopo le assemblee nei municipi di ieri e l’annuncio della proclamazione dello sciopero da parte dell’Usb, questa mattina circa duecento lavoratori impiegati a palazzo Senatorio si sono riuniti in piazza del Campidoglio per un’assemblea in merito alle ipotesi di taglio al salario accessorio. Il sit-in, coordinato da Cgil, Cisl e Uil, si è tenuto nel giorno in cui la Giunta Marino dovrebbe approvare il bilancio previsionale 2014. “Ci aspettiamo che si superi presto questa brutta pagina in cui viene messo in discussione il salario dei dipendenti, che non può essere tagliato, per poi potere lavorare insieme sul progetto di rilancio dell’ente ha spiegato Natale Di Cola, segretario generale della Fp Cgil. Speriamo che dopo questa ennesima dimostrazione sul salario, nel pomeriggio l’amministrazione arrivi in Prefettura con soluzioni concrete. Per questo pomeriggio alle 17 infatti è stato fissato l’incontro il prefettura per la procedura di sciopero. Fino a quando il Campidoglio non ci dirà se pagherà, tutto sarà paralizzato, dalle assunzioni alle altre trattative”. E la mobilitazione è destinata a crescere. Il prossimo 6 maggio, in occasione dell’assemblea per tutti i dipendenti indetta da Fp Cgil, della Cisl Fp e della Uil Fpl, consegneremo a Ignazio Marino un dossier sulle inefficienze e gli sprechi presenti nell’amministrazione per segnalare quali risorse possono essere utilizzate il rilancio dell’ente. Un punto su cui i lavoratori stessi ci chiedono di lavorare: mentre si discute di stipendi, tutti gli altri problemi relativi all’amministrazione, compreso quello dei concorsi, sono rimasti in sospeso. Vorremo invece far ripartire la discussione anche su questi temi”. A fargli eco Giancarlo Cosentino della Cisl: “I lavoratori diventeranno in questo modo le prime sentinelle dei sindacati. Oggi c’é comunque stata una grande adesione da parte dei lavoratori e questo è significativo di quanto il malessere sia concreto e tangibile. Il 6 maggio ci aspettiamo una grande adesione”.