Se il fuso orario, per primo, e le severe norme anti-Covid a seguire, non hanno purtroppo agevolato i sostenitori azzurri, facendoli desistere nel seguire i nostri validissimi atleti dalla parte opposta del mondo, tuttavia all’unisono, da quaggiù milioni di cuori battono all’unisono per loro.
Un generoso medagliere ad oggi, sta per altro premiando come dovuto, l’impegno e la grinta di questi nostri giovani, pronti ad onore il vessillo tricolore.
Tra questi i ‘decani’ Federica Pellegrini ed Aldo Montano, due fuoriclasse – ciascuno della sua specialità – che proprio a Tokyo chiudono la loro lunga e fortunata carriera, costellata di record e successi.
Pellegrini: “Me la sono goduta dall’inizio alla fine, sono contenta anche del tempo ottenuto”
Cominciamo dalla ‘Regina’ delle vasche: Federica Pellegrini, che al termine dei ‘suoi’ ultimi 200 stile libero, si ‘libera’ davanti ai microfoni: “Sono molto contenta, è stato un bel viaggio. Non voglio piangere… Me la sono goduta dall’inizio alla fine, sono contenta anche del tempo ottenuto”. In effetti il suo 1’55”91 (contro l’1’53”50 da record, ottenuto dall’australiana Ariarne Titmus), è comunque un ottimo risultato, specie in quella che è stata la sua ultima finale.
Pellegrini: “Lascio una squadra che non è mai stata così forte: ci sarà un bel nuoto nei prossimi anni”
“E’ il mio ultimo 200 stile libero a livello internazionale, tra qualche giorno farò 33 anni: è il momento giusto… – aggiunge la campionessa – Volevo ringraziare tutti quelli che hanno tifato per me in questi anni. Io sono fiera di essere stata la capitana in questi ultimi mesi, lascio una squadra che non è mai stata così forte: ci sarà un bel nuoto nei prossimi anni”.
Pellegrini: “Penso sia il momento giusto e anche il modo giusto: più importante di una finale olimpica non c’è nulla. Ora sono in pace”
Federica rivela di essere molto “contenta della decisione presa definitivamente, penso sia il momento giusto e anche il modo giusto perché più importante di una finale olimpica non c’è nulla. Ora sono in pace”. Del resto, confessa, “lascio una squadra che non è mai stata così forte: ci sarà un bel nuoto nei prossimi anni. Sapevo che il posticipo dei Giochi avrebbe cambiato un po’ le carte in tavola ma è stato così per tutti e non solo per me. Sono molto contenta. Ora? In qualche modo rimarrò aggrappata a questo sport”.
E poi, ancora su quegli ‘infiniti istanti’ di fine gara: “Quando ho toccato ho pensato ‘adesso è finito tutto’… Mi hanno sempre detto che queste cose si capiscono come se si trattasse di accendere e spegnere la luce, io ho capito che ho dato tutto il possibile per questo sport e ho preso tutto quello che potevo prendere”.
Pellegrini: “Ho tantissime cose da fare adesso, in primis tornare a casa per festeggiare i miei primi 33 anni..”
Ma una come lei difficilmente resterà con le mani in mano, a sfogliare sul divano l’album dei ricordi: ”Ho tantissime cose da fare adesso. Mentre nuotavo, anche se non si vedeva, avevo il sorriso. Da giovane dicevo che a 24 anni avrei smesso, poi a 28, invece ne sono passati altre cinque… Prima di tutto voglio tornare a casa visto che mi stanno aspettando tutti, festeggiare il mio compleanno perché 33 anni é un’età importante, poi ci dobbiamo far votare dagli atleti per il Cio, a settembre. A novembre ci sarà la Isl a Napoli, e poi uscirà un docufilm, ho in programma un libro. E poi ci sono le registrazioni di Italia’s got talent”.
Montano: “Ho dovuto aspettare un anno in più rispetto a quello che avevo preventivato”
Per lui Tokyo significherà l’addio ma, soprattutto, anche l’ultima medaglia: un bellissimo argento conquistato nella sciabola a squadre maschile. Anche lui stanno ma sorridente, allenta la tensione davanti ai ‘giornalisti di casa’, spiegando che ”E’ una carriera infinita? E’ una carriera finita. Credo sia giusto arrivare qua, l’ho aspettata un anno in più rispetto a quello che avevo preventivato, ho sofferto tanto perché ho un sacco di problemi e di dolori. Va bene così”.
Montano: “Dopo un anno davvero difficile è stato meraviglioso chiudere una carriera così”
Poi Montano confessa che “E’ stato un anno veramente difficile e complicato ed ho dovuto gestire un problema serio ed è una gioia essere arrivato qua, competitivo e aver dato il mio contributo. Portare a casa questa medaglia che mi sento di aver aiutato i ragazzi a conquistarla tutta. E’ stato meraviglioso chiudere una carriera così”.
Montano: “Se avrei firmato prima delle Olimpiadi per un finale così? Si decisamente”
Nessuno meglio di lui (medaglia d’Oro ad Atene nel 2004), conosce come funziona: ”E’ una ruota che gira per tutti, quella sportiva è estremamente rapida e cinica, velocissima anche se per me è durata tanto, fin troppo, e sono contento così. Se avrei firmato prima delle Olimpiadi per un finale così? Si decisamente. Il mio ruolo era quello di dare supporto ad una squadra già forte, poi si è verificato il problema di Gigi e sono entrato in pedana dando il mio supporto e questa è stata la cosa più bella che mi sia capitata in questa mia ultima Olimpiade. Se è l’ultima gara? Lasciamo il punto interrogativo. Non si sa… in Nazionale si“.
Montano: “Tutto molto bello. L’unico rimpianto è che è veloce, 17 anni volano in un soffio”
Benché ancora giovane, nell’accomiatarsi dal tricolore Aldo parla con il tono serio del ‘padrino’: ”E’ stata non una carriera, ma una vita meravigliosa, spesa con ragazzi giovani, io arrivato vecchio, ma sono cresciuto insieme a squadre completamente diverse. Una vita splendida, fatta di tanti sacrifici, ma leggera per alcuni versi, seria, fatta di sudore e fatica e condivisione con persone, compagni e maestri. Tutto molto bello. L’unico rimpianto è che è veloce, 17 anni volano in un soffio”.
Montano: “Tante idee in ballo, ora ci godiamo la medaglia e a settembre ci pensiamo”
Infine: “Il mio futuro? Chi lo sa…. Ci sono tante idee, tante cose, una famiglia da accudire, che è già abbastanza. Ci sono tante idee in ballo, ora ci godiamo la medaglia e a settembre ci pensiamo”. Poi, rispondendo ad una domanda, Montano ammette che “L’unica cosa che mi mancava in carriera era un oro a squadre? Peccato ma oggi non era proprio fattibile, mi è dispiaciuto tanto dopo una semifinale con l’Ungheria, siamo entrati carichi ma non è bastato“.
Max