La variante prosegue ad espandersi in lungo e in largo per il Paese ma, di contro, fortunatamente prosegue anche la campagna vaccinale. Tuttavia, almeno stando a quanto commentato stamane dal virologo (e docente dell’Università Statale di Milano), Fabrizio Pregliasco, preoccupa e non poco il fatto che di apri passo con i contagi, hanno ripreso a crescere anche i ricoveri ospedalieri.
Dunque, sbotta il virologo: “L’estate? La vedo male. Il problema è che c’è una crescita esponenziale dei contagi, è una rampa che poi sale. Lo scenario secondo me è che si arrivi almeno a 10mila casi giornalieri nel breve, con una tendenza ulteriore alla crescita in funzione del fatto che c’è un’eclissi ulteriore di coscienza tra le persone, oltre a quella che c’è stata per gli Europei di calcio, e per lo stile di disattenzione continua che si vede tra i no-vax e che preoccupa”.
Pregliasco: “Spero che rimanga questa proporzionalità più bassa di casi gravi e casca l’efficacia vaccinale”
Certo, aggiunge poi ‘speranzoso’ Pregliasco: ”Io spero che rimanga questa proporzionalità più bassa di casi gravi e venga mantenuta questa efficacia dei vaccini dimostrata sul campo. Certamente, l’aumento dei contagi porterà certi soggetti anche vaccinati a essere positivi. Qua in Lombardia abbiamo l’85% dei nuovi casi tra i non vaccinati, un 9% tra i vaccinati con una sola dose e il resto con le due dosi. Però è chiaro che – osserva ancora – aumentando il numero di vaccinati, ci potrà essere un ‘effetto paradosso’ quando in termini assoluti saranno più i casi tra i vaccinati, ma questo proprio perché la popolazione vaccinata aumenta“.
Pregliasco: “L’estate? dipenderà un po’ da noi, ma sono necessari controlli un po’ più stringenti”
Insomma, rispetto all’andamento estivo Pregliasco si professa abbastanza cauto, anche perché, ribadisce, “dipenderà un po’ da noi, dalla capacità di gestire il tracciamento, da questa adozione del nuovo galateo un po’ più generalizzata. E secondo me sarebbero necessari anche controlli un po’ più stringenti”.
Pregliasco: non nuove chiusure “ma azioni di intervento ‘sartoriali’: solo in contesti particolari”
Infine, oggi le chiusure sono ormai un ‘brutto ricordo’ ma, in casi particolari, il virologo conclude che sarebbe a favore di “azioni di intervento ‘sartoriali’: solo in contesti particolari. Insomma, elementi modulati per una guerra chirurgica al virus”.
Max