Cibo sano e tipico, l’aria più pulita d’Europa e distanziamento sociale naturale. Con questi ingredienti si apre la sedicesima edizione di ‘Fattorie aperte in Sila’, l’iniziativa organizzata da ‘Fattore creativo’, presentata oggi alla Bcc Mediocrati in Rende e che vedrà le aziende agricole dell’altopiano silano in Calabria accogliere, dal 24 luglio al 2 novembre, tutti coloro, grandi e piccoli, che vorranno vivere giornate di relax e vacanza a contatto con la suggestiva natura dell’altopiano e gli animali delle fattorie.
E quest’anno sono tante le novità in serbo per i turisti che sceglieranno di trascorrere le loro vacanze tra il fresco dei boschi e delle montagne silane. “E’ un’iniziativa ‘matura’ visto che siamo al 16° anno -racconta ad Adnkronos/Labitalia, Mario Grillo, tra i promotori dell’iniziativa e che con i familiari conduce ‘Fattoria Biò’, a Camigliatello Silano- ma le fattorie che aderiscono sono sempre in aumento e quest’anno abbiamo delle novità importanti, come la collaborazione con ‘Silameravigliosa’ che è un appa relativa sempre alle iniziative e ai prodotti del territorio”.
Al centro delle novità del 2021 i prodotti tipici dell’altopiano. Dal caciocavallo di podolica alla soppressata di suino nero passando per la birra agricola, la patata della Sila e le farine di grani autoctoni, l’obiettivo è deliziare i visitatori, ma non solo in fattoria. “Abbiamo realizzato un progetto con i fondi del Gal Sila per fare un ristorante a km 0 nel centro di Camigliatello Silano e valorizziamo i prodotti del territorio. Sarà il primo ristorante con la Sila ‘raccontata’ nei piatti. Quindi oltre che negli agriturismi portiamo questo progetto anche nel centro di Camigliatello, in un bar storico come quello Leonetti, che ha sposato la nostra filosofia usando tutte le nostre materie prime. Quindi si crea questa sinergia prodotti-territorio-cucina tipica”, spiega ancora Grillo.
Ma il ‘cuore’ dell’iniziativa restano le fattorie, con la possibilità per i visitatori di ‘vivere’ i diversi momenti della giornata contadina. “Visite guidate gratuite in azienda -racconta Grillo- possibilità di vedere la lavorazione dei prodotti agricoli e zootecnici, degustazione dei prodotti che si possono poi acquistare. Una sinergia quindi tra i prodotti e il territorio, nel ‘cuore vero’ della Sila. Si fa quindi economia circolare, aiutando le aziende agricole a stare sul territorio, questa è la vera sfida. Ci sono infatti tanti giovani che hanno fatto investimenti per produzione innovative sul territorio come la birra, le fragole, i frutti di bosco”, racconta.
E la Sila ha un’arma in più in questa estate ‘calda’ per l’allarme Covid. “Noi puntiamo tanto -sottolinea Grillo- sul fatto che abbiamo una distanza sociale naturale, questa è la nostra carta vincente. Cibo sano e distanza sociale, questo è il nostro valore aggiunto”, rimarca.
Ma ‘Fattorie aperte’ è sempre ‘work in progress’ e guarda alle prossime sfide. “Lanciamo anche ‘Fattorie aperte della Sibaritide’, realizzato utilizzando i fondi europei con il Gal. La nostra idea infatti piace e vogliamo dare una mano anche agli altri territori, con l’obiettivo di arrivare presto a ‘Fattorie aperte in Calabria’. Quindi la Sila come ‘best practice’, come apripista per un turismo vincente nella Regione”, conclude Grillo.