“Bisogna vedere come è congegnato. Non mi sembra un obbligo indiscriminato di vaccinazione. Sono favorevole se è un requisito per le attività fondamentali, come i servizi a contatto col pubblico, e se un onere per azioni facoltative e ludiche. Il criterio è se la misura è proporzionata, adeguata e ragionevole rispetto al fine: è un principio di ragionevolezza”. Lo ha detto all’Adnkronos il costituzionalista Cesare Mirabelli in merito all’ipotesi di introduzione del Green Pass obbligatorio per alcune attività, come i ristoranti al chiuso.
“In alcuni contesti -ribadisce Mirabelli -, come a scuola o negli ospedali, è assolutamente necessario, mentre per i trasporti o i ristoranti spetta a una valutazione tecnica. Per queste attività che si svolgono al chiuso e a stretto contatto col pubblico, i tamponi, per coloro che non possono vaccinarsi, dovrebbero essere gratuiti come in Germania. Per le attività non essenziali come andare a teatro o allo stadio è invece onere per il cittadino garantire la propria sicurezza e quella altrui”.