(dall’inviata Elvira Terranova) – Aspetta la fine della quinta udienza dedicata al suo interrogatorio, Antonello Montante, per prendere le ‘difese’ dei magistrati che, negli anni, hanno avuto rapporti con l’ex presidente degli industriali siciliano considerato un’icona dell’antimafia. Montante, imputato in appello per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, dopo una condanna a 14 anni di carcere in primo grado, oggi ha risposto per più di cinque ore alle domande dei legali delle parti civili. Non a quelle del legale dell’Ordine dei giornalisti, l’avvocato Salvino Pantuso, che non ne ha fatte, nonostante nelle carte dell’inchiesta oltre 90 pagine siano state dedicate ai rapporti tra Montante e alcuni giornalisti. Ma l’ex presidente degli industriali, abito sartoriale, occhialini senza montatura e l’immancabile gel sui capelli, lasciando l’aula bunker del carcere Malaspina, accompagnato dai suoi legali, Giuseppe Panepinto e Carlo Taormina, tiene a ribadire che “i magistrati non hanno fatto assolutamente nulla di illecito con il sottoscritto”, “così come le forze dell’ordine che, in qualche maniera, si sono avvalsi del mio contributo”.
Alla domanda dei giornalisti su come siano andate queste cinque udienze di interrogatorio, chiesto dalla difesa, Montante replica: “Sono soddisfatto, ho ricostruito tutti questi fatti che hanno visto protagonisti me e i miei colleghi negli ultimi 15 anni sull’azione legalitaria nel Paese, non solo nel territorio nisseno”. E aggiunge: “Spero di essere riuscito anche a svelenire, a togliere tutto quel veleno che ha fatto da protagonista in questo procedimento sia nella fase dell’indagine, che in quella del rinvio a giudizio e nello stesso processo di primo grado”.
Poi Antonello Montante sottolinea di avere “sempre fiducia nella magistratura e nelle istituzioni”, e lo dimostra il fatto che “sono qui per farmi sentire”. Poi si complimenta con la Corte d’appello, presieduta da Andreina Occhipinti, e dice: “Ho visto una Corte molto attenta alla mia ricostruzione dei fatti”. “Sono soddisfatto di aver ricostruito tutta quella attività che mi ha visto protagonista, con queste mie testimonianze, supportate da carte che i miei avvocati produrranno nei prossimi giorni”. Tra le righe fa sapere, Montante, che i suoi legali hanno altre carte da presentare nel processo che dovrebbe terminare tra ottobre e novembre prossimi.
A chi gli chiede cosa pensa delle numerose denunce e querele annunciate nel corso del suo lungo interrogatorio, durato cinque udienze, a partire dal suo più grande accusatore, nonché suo ex amico, Alfonso Cicero, Montante dice: “Ben vengano denunce e querele nei miei confronti,a Sicilia – perché è un’altra occasione per poter chiarire la mia posizione e poter tirare fuori quelle carte che non riusciamo a tirare fuori in questo processo”.
Al termine dell’udienza di oggi, la Presidente Occhipinti ha anche stabilito il calendario delle prossime udienze. Dopo la pausa estiva si riprenderà il 6 settembre. La prossima udienza e’ fissata per il 6 settembre per proseguire con l’interrogatorio Poi, il 24 settembre ci sarà la discussione del Procuratore generale, così come il 25 settembre. L’1 e 2 ottobre toccherà alle discussioni delle parti civili. L’8 e 0 ottobre parleranno le difese degli imputati.