G8 di Genova, vent’anni dopo. In vista dell’anniversario, “entra nel vivo la preparazione delle iniziative previste a Genova, mentre in tutta Italia si stanno svolgendo iniziative locali di preparazione. Le assemblee promosse dalla rete “Genova 2021: voi la malattia, noi la cura” si terranno il 19 e il 20 luglio a Piazza Matteotti – la piazza dell’ingresso di Palazzo Ducale – attrezzata con una tensostruttura e un mega schermo. Non è necessaria nessuna prenotazione per partecipare. L’assemblea nazionale comincia alle 14:30 e finisce alle 21:00 del 19 luglio L’assemblea internazionale comincia alle 9:30 e finisce alle 13:30 del 20 luglio Poi tutti e tutte a Piazza Alimonda, dalle 15:00 del 20 luglio, per la manifestazione promossa dal Comitato Piazza Carlo Giuliani”, sottolineano i promotori.
“L’obiettivo delle due assemblee è rafforzare la convergenza fra gli attori sociali antisistemici in un momento drammatico e importante. Le lezioni che la pandemia ha dato all’umanità rischiano di venire disperse, e rischiamo di tornare a una normalità peggiore di prima. Genova 2001 ci parla ancora della necessità della convergenza, della costruzione di un campo di forze per l’alternativa capace di contenere in modo non gerarchico tante e diverse identità, culture, provenienze, generi, generazioni, tematiche. A Genova 2021 -rilevano i promotori delle iniziative- vogliamo fare insieme un passo avanti in questa direzione”.
Nell’assemblea nazionale del 19 luglio, dalle ore 14:30 alle 21:00, si terranno 60 interventi delle principali reti, movimenti sociali di vecchia e nuova generazione, associazioni, gruppi, campagne organizzazioni sociali sindacali e politiche che si battono per una alternativa di sistema. L’obiettivo dell’assemblea è avviare un processo convergente verso una grande mobilitazione nazionale anti-sistemica in autunno.
Gli interventi all’assemblea internazionale mescolano attivismo di vecchia e nuova generazione. Tutti gli attivisti e le attiviste di allora sono ancora attivi nelle campagne di oggi. Saranno divisi in micro-sessioni, ma a tutti sarà posta la stessa domanda: “Come rafforzare la connessione fra movimenti e attori dell’alternativa a livello continentale e globale?”
Fra i partecipanti si segnalano “figure chiave dell’altermondialismo” come Walden Bello (Filippine), Zé Correa (Brasile), Christophe Aguiton (Francia), Nandita Shah (India), Kamal Lahbib (Marocco), Phyllis Bennis (USA), Moussa Tchangari (Niger), Edgardo Lander (Venezuela), Edmilson Rodriguez (sindaco di Belem, Amazzonia), Ashish Khotari (India), Armando De Negri (Brasile, Forum Sociale Mondiale Salute). E anche figure chiave dell’attivismo di nuova generazione, fra le quali Marta Lempart (portavoce del movimento delle donne polacche), Carola Rackete (comandante della Sea- Watch), Thenjiwe McHarris (leader di Black Lives Matter USA), Asad Rehman (coordinatore mobilitazione internazionale per COP Glasglow 2021), Batool Karim Hamdi (Forum Sociale Iracheno, attore delle mobilitazioni popolari in Iraq).