E’ stato approvato un Fondo da 100 milioni di euro destinato alle aziende della Ristorazione Collettiva, tra gli emendamenti al Decreto Sostegni Bis in esame della commissione Bilancio della Camera. La misura è stata accolta positivamente dalle aziende del comparto, tra quelle maggiormente penalizzate dalla pandemia a causa delle chiusure di scuole e uffici (e che non hanno beneficiato di alcun ristoro nei mesi passati). Adesso, però avverte il presidente Oricon, Carlo Scarsciotti, occorre una riflessione sul ruolo sociale, oltre che nutrizionale, di questo servizio che deve entrare a pieno titolo a far parte del “sistema scuola”, soprattutto in ottica di estensione del tempo pieno scolastico e di conseguenza delle mense a 1.000 istituti scolastici entro il 2026 prevista nel Pnrr.
“Il sistema degli appalti pubblici così come pensato oggi per le mense scolastiche non premia la qualità dell’offerta, la professionalità degli addetti ai lavori, la sostenibilità degli alimenti e degli strumenti utilizzati – conclude Scarsciotti –. Per il valore intrinseco che il momento del pasto riveste è importante investire per migliorare il comfort dei luoghi mensa, garantire la formazione continua del personale e assicurarsi come le indicazioni contenute nei Cam (Criteri Ambientali Minimi) possano combinarsi con la disponibilità dei prodotti alimentari sul territorio di riferimento e con il ricorso alle tecnologie oggi disponibili, ad esempio il blockchain, che permettano di certificare e monitorare in maniera accessibile e trasparente tutte le informazioni sulla tracciabilità, dalla produzione al consumo”.