Assoluzione per l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, imputato nell’ambito del procedimento stralcio su ‘Mafia capitale’. Lo hanno deciso i giudici della Sesta sezione penale della Cassazione che hanno annullato senza rinvio le accuse per corruzione nei confronti di Alemanno. I giudici hanno deciso inoltre di far svolgere un nuovo processo di appello per rideterminare la pena, riqualificando il reato in traffico di influenze, per la vicenda dello sblocco dei pagamenti di Eur Spa. Il pg Perla Lori nella requisitoria aveva chiesto di confermare la condanna a 6 anni nei confronti di Alemanno sollecitando un nuovo processo di appello limitatamente alle pene accessorie dell’interdizione dai pubblici uffici.
L’ex sindaco di Roma, presente oggi all’udienza in Cassazione, era stato condannato in primo grado nel febbraio 2019 a sei anni, sentenza confermata in appello lo scorso 23 ottobre. Una pena quasi doppia rispetto alla richiesta del sostituto procuratore generale Pietro Catalani che aveva sollecitato per l’ex sindaco una condanna a 3 anni e 6 mesi.
“Finisce un incubo durato 7 anni” ha commentato Alemanno. “Prima mafioso poi corrotto, resta solo piccolo traffico influenze”. “Non c’è più corruzione, niente più del fango che mi hanno tirato” aggiunge.