Nel calendario delle abitudini degli italiani sono un classico di inizio estate atteso da chi è in cerca di affari ma anche dai commercianti che – soprattutto negli anni bui della crisi – nelle promozioni di fine stagione hanno spesso trovato un po’ di ossigeno per i propri conti in sofferenza. Il periodo di Covid, però, può incidere anche sui saldi e non solo perché, per esempio, nei negozi devono valere le regole antiassembramento… posto che a Roma, per esempio, nel primo weekend di ribassi non ci sono state code davanti alle vetrine.
Qualche fila in più, tutt’al più, c’è stata nei centri commerciali ma anche in questo caso le scene degne di un esodo biblico viste in passato restano appunto soltanto un ricordo. Per fortuna che i registratori di cassa almeno un motivo per sorridere sembrano averlo dato: secondo alcune stime, tra sabato e domenica ci sarebbe stato un generalizzato incremento negli affari con punte fino al 20% in più.
E se nella capitale nel mirino finiscono anche scelte amministrative da tempo contestate come le zone a traffico limitato che sarebbero un deterrente per lo shopping in centro, a livello nazionale il dibattito è aperto: c’è chi, come i commercianti della campagna, contestano alla regione di aver anticipato troppo l’inizio dei saldi e chi invece teme che sia proprio l’appeal di queste offerte commerciali a venir meno. Anche perché le strategie della grande distribuzione e del commercio online da tempo hanno abituato i clienti a sconti e offerto in ogni periodo dell’anno.