I Cobas confermano gli scioperi “contro la scuola quiz” indetti domani, giornata di inizio dei test, Invalsi che coinvolgeranno oltre 2 milioni di studenti da domani fino a giugno “La neo-ministra Giannini conferma la validita’ del vecchio aforisma, insistendo diabolicamente con gli indovinelli e rilanciando il rito dei quiz Invalsi”, dichiara il portavoce nazionale dei Cobas Piero Bernocchi ’ e dannoso e inutile come sosteniamo fin dall’inizio della nostra lotta contro la scuola-quiz, e’ ora addirittura la tesi dei nostri principali avversari in questa battaglia.Continua Bernocchi: gli scioperi servono “per dare un colpo decisivo alla baracca Invalsi e alla funesta scuola-quiz. Tanto piu’ che in contemporanea, Giannini ha rivelato le vere intenzioni del governo nei confronti della scuola pubblica. Altro che il ’forte rilancio’ promesso dal nuovo Grande Imbonitore Renzi: il governo vuole realizzare la ’piena eguaglianza’ tra scuola privata e pubblica, tagliare un anno di scolarita’ e quindi un’altra cospicua parte di spese per l’istruzione pubblica (gia’ ridotte del 30% negli ultimi 20 anni), cancellare gli scatti di anzianita’ e bloccare per altri sei anni di contratti e salari nella scuola e in tutto il PI”. Gli scioperi sono promossi “anche per restituire a docenti e Ata gli scatti di anzianita’ e 300 euro mensili di aumento come parziale recupero del salario perso negli ultimi anni continua Bernocchi per dire no ai soldi alle scuole private, alla riduzione di un anno della scolarita’, ai Bes, alle classi-pollaio; per massicci investimenti nella scuola pubblica, per l’assunzione stabile dei docenti e Ata precari e la definitiva garanzia del mantenimento del ruolo docente per gli ’inidonei’, per il pensionamento immediato.