Sul ddl Zan “c’è la libertà di espressione, tutti possono parlare e il Vaticano e il santo Padre in primis, poi il Parlamento è sovrano. Se arriva una riflessione dal Vaticano non è un ordine ma qualcosa su cui riflettere”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine della conferenza stampa ‘L’Italia riparte, prima il lavoro’ a Milano, replicando a chi gli chiedeva perché quella del Vaticano sul ddl Zan non sia un’ingerenza.
“Io – ha rimarcato Salvini – ascolto con interesse da parlamentare e cattolico le prese di posizione del Vaticano, che posso non condividere ma mai mi permetterei di imbavagliare qualcuno”.
Su un confronto in merito al ddl Zan “io sono pronto, da Pd e Cinquestelle sento un silenzio assordante”. “Sto aspettando da giorni la chiamata di Letta che ha il mio numero – ha sottolineato Salvini – perché polemiche di mesi sul ddl Zan possono essere superate in due minuti”. Per il segretario leghista “Tutelare e difendere il diritto all’amore e alla vita, alla libertà è fondamentale. punire abusi violenze, discriminazioni e aumentare le pene è un nostro obiettivo”.
Quindi ha ribadito: “Se, come richiesto anche dalla Santa Sede, al testo originale si toglie un po’ di ideologia, il tema che riguarda le scuole e i reati di opinione, la partita noi la chiudiamo in una settimana. Se invece qualcuno vuole andare avanti a fare ideologia e propaganda, mi viene il dubbio che non sia per difendere omosessuali lesbiche e trans ma per usarli, penso che non farebbe un buon servizio al Paese