La mascherina in discoteca all’aperto mentre dovunque viene abolito l’obbligo? “E’ un’ipocrisia incomprensibile, vergognosa e assurda, fatta da chi non si pone il problema di prendere decisioni che abbiano una motivazione scientifica. Non c’è una motivazione scientifica, ora basta, devono darci una spiegazione”. E’ lo sfogo all’Adnkronos di Tito Pinton, noto gestore italiano di discoteche, dal celebre ‘Muretto’ di Jesolo al ‘Musica’ di Riccione, dove è approdato recentemente. “Se si tratta di una piazza della città o una discoteca all’aperto, ci devono dire il perché della mascherina, che senso ha”, tuona Pinton.
Che osserva: “I locali sono i posti più controllati del mondo, non possono prendere decisioni che non sembrano avere alcun senso medico. Devono dare una dimostrazione scientifica, l’anno scorso nei nostri locali all’aperto non abbiamo registrato nessun contagio. Neanche uno. Ma siccome siamo una categoria facilmente attaccabile allora si sfogano verso di noi”. Pinton, gestore con grandissima esperienza, giura: “Non lo rispetterà nessuno e sarà anche difficile controllare che avvenga. Venire in discoteca è una scelta personale, la gente va in macchina assieme, al ristorante assieme, e poi in discoteca con la mascherina?”, incalza.
“Ci aiuta un po’ il fatto che la mascherina è entrata nelle abitudini della gente e rispetto all’anno scorso se lo ricordano di più, ma è ora di finirla con questa storia, basta! I nostri uffici legali si sono già mossi, e comunque se ne dovrebbe occupare il sindacato che non ha partecipato per niente, ha fatto errori dopo errori. Un nulla di fatto, dovrebbero dimettersi”, aggiunge.