“Mi auguro che la Corte Costituzionale cancelli la pena del carcere per il giornalista che diffama. Io non credo non ci debbano più essere sanzioni, ma lo slogan è ‘mai più libertà di stampa sotto chiave’, come avviene nelle democrazie più consolidate”. Ne parla con l’Adnkronos Carlo Verna, presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti, che parteciperà all’udienza della Consulta “in collegamento via web a causa delle norme covid”.
“Il Parlamento è stato ancora una volta assente – rileva Verna – Noi avremmo preferito che la politica trattasse in modo più organico la necessità di una nuova legislazione del giornalismo ed anche delle querele bavaglio, continui tentativi di intimidazione che stanno minacciando il ruolo della stampa quale cane da guardia della democrazia”.
“Sono moderatamente ottimista sull’esito di domani: potrebbe essere una svolta storica. E mi fa piacere che l’Ordine sia protagonista per la prima volta riconosciuto davanti la Corte costituzionale quale tutore di interesse generale, tanto più – conclude – che in passato fu sollevato il dubbio di costituzionalità della sua stessa esistenza”.