“Il mio primo pensiero è lei, Desirée. La vorrei qui, abbracciarla ed accarezzarla. La condanna ha comunque restituito a mia figlia la dignità e il rispetto che troppo spesso le sono stati negati”. Lo afferma, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, Barbara Mariottini la mamma di Desirée, la sedicenne trovata senza vita il 19 ottobre del 2018 dopo essere stata abusata in un immobile abbandonato di via dei Lucani nel quartiere San Lorenzo a Roma, dopo la sentenza della Corte di Assise di Roma e dopo la nuova misura disposta per Brian Minthe, uno dei quattro condannati, che così resterà in carcere.
Dopo la sentenza “non sono riuscita a dormire, non mi spiegavo come dopo una condanna di omicidio un assassino potesse essere libero – osserva la mamma di Desirée – Ero sconvolta”.
“La cosa importante è che la sentenza ha riconosciuto le loro responsabilità e anche con questa differenza le loro colpe ai miei occhi sono le stesse. Di fronte alla morte di mia figlia mi aspettavo il massimo della pena. Ma d’altra parte quale giustizia può avere una ragazza uccisa in quel modo?”, ha proseguito. Dopo il nuovo arresto di Minteh, la mamma di Desirée conclude: “Sono stati anni difficili, disperati, pieni di sofferenza. Ricorderò sempre quanto è stato detto in aula purtroppo, è stata una morte orribile quella di mia figlia, crudele e lenta. Aveva solo 16 anni”.