Lo descrivono “nervoso”, pronto a scendere a Roma a stretto giro per un faccia a faccia che coinvolga anche i parlamentari grillini. Beppe Grillo sarebbe rimasto di sasso di fronte al nuovo corso M5S firmato Giuseppe Conte. Tanto che fonti vicino al fondatore del Movimento sostenevano, nel pomeriggio, che Grillo non avesse nemmeno letto lo statuto. Insomma, tra il garante e Conte sarebbe calato il gelo, alimentato anche dal silenzio del leader in pectore. In realtà, fonti beninformate assicurano non solo che Grillo ha visto eccome il nuovo statuto, condividendolo anche con i suoi legali (il documento è stato inviato al ‘padre nobile’ del Movimento 10 giorni fa). Ma anche con Conte, apprende l’Adnkronos, i canali non si sarebbero interrotti, anzi il confronto sarebbe continuo ed approfondito.
Ma nello statuto -ed è questo uno dei passaggi che a Grillo non vanno giù- c’è scritto nero su bianco che al garante non sono concesse ingerenze sulle scelte politiche del M5S, riferisce all’Adnkronos chi ha potuto visionare il documento. Un passaggio sgradito al fondatore. E non sarebbe l’unico. Grillo aspirerebbe anche ad altri cambiamenti rispetto all’impronta che l’ex premier sta dando al nuovo Movimento. Ecco perché tra i due ci sarebbe un dialogo in corso, tra chi tira da un lato e chi spinge dall’altro.
Il neo Statuto prevede in realtà un’organizzazione più articolata, con una più precisa e puntuale definizione dei vari ruoli e l’introduzione di nuovi organi, spiegano fonti beninformate. Confermando la figura del garante e il suo ruolo, appunto, di organo di garanzia. Ma ingerenze politiche non sarebbero più ammesse. E’ soprattutto questo che a Grillo non andrebbe giù. (di Ileana Sciarra)