Giuseppe Conte smentisce le voci che parlano della volontà di M5S di staccare la spina al governo Draghi. ”Non mi potete attribuire questo pensiero recondito, perché nella mia natura, così come nel Movimento Cinque stelle c’è sempre stata lealtà e atteggiamento costruttivo nei confronti prima della comunità nazionale che nei confronti dello stesso Draghi”, ha detto l’ex premier ospite di ‘Di Martedì’. ”Ci vedremo presto”, assicura Conte annunciando un colloquio con Mario Draghi.
La caduta del mio governo? Ho pensato che la democrazia parlamentare funziona così, se una forza che sostiene la maggioranza fa venire meno il proprio appoggio in piena pandemia… ci sta anche questo, anche se molti italiani sono rimasti un po’ disorientati da questa iniziativa. Però è giusto così”, rivela poi Conte sottolineando che “una crisi come quella, uno stallo provocato per circa due mesi ha fatto molto male agli italiani, ha acuito le sofferenze. E’ chiaro che questo ha predisposto le condizioni per un governo di unità nazionale. Non rispondere a questo appello da parte del M5S sarebbe stato un volgere le spalle agli italiani e per questo mi sono subito predisposto per far partire il nuovo governo”.
Come ha fatto a fidarsi di Matteo Renzi? “Ah guardi io non sono mai stato sereno, per un motivo: un premier in piena pandemia non può essere sereno. Se poi lui ha avuto sin dall’inizio un’agenda personale partita diversa da quella che era il sostegno al governo, fatti suoi”, risponde infine l’ex premier.