“E’ caduta una cabina della funivia a Stresa, si è schiantata in cima al Mottarone, che casino…che casino”. L’operatrice del 118 che parla con i carabinieri di Verbania rende chiara la confusione che regna pochi minuti dopo la notizia che la cabina numero 3 della funivia sul Lago Maggiore è precipitata. Nella telefonata – che si può ascoltare sul sito de La Stampa – vengono inviati i primi mezzi di soccorso e appare palpabile la difficoltà di capire se intervenire a monte o a valle dell’impianto.
“Al momento so che è caduta la cabina di una funivia ma non so dove”, riferisce un militare a un collega mentre sempre in linea con il numero di emergenza attende altri dettagli. “Pare che la cabina sia caduta in mezzo al bosco e non sia neanche raggiungibile da un mezzo via terra, all’interno c’erano almeno sei persone non sappiamo le condizioni sicuramente sono gravissime”, le ultime parole della donna che insieme alla squadra del 118 coordinerà l’intervento dei soccorsi. Alla fine il bilancio di domenica 23 maggio è di 14 morti e di un bambino di 5 anni ancora ricoverato in ospedale a Torino.