I ministri delle Finanze del G7 hanno raggiunto uno storico accordo su una tassazione minima a livello globale per i profitti delle grandi multinazionali. Accordo che punta a colpire soprattutto le multinazionali del settore tecnologico, come Amazon e Microsoft, istituendo una tassazione minima a livello globale sui loro profitti (corporate tax). Lo ha annunciato con un tweet il cancelliere dello Scacchiere britannico, Rishi Sunak.
L’accordo raggiunto al G7 di Londra per un’imposta globale minima sulle società di almeno il 15% “è un punto di partenza. Nei prossimi mesi ci batteremo perché sia la più alta possibile. La battaglia proseguirà al G20, all’Ocse ma oggi è stata raggiunta una tappa storica”. Ad affermarlo è il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire al termine del G7.
Per la prima volta dopo decenni, aggiunge Le Maire, “gli Stati membri del G7 sono capaci di definire delle regole per il sistema internazionale del ventunesimo secolo. Un accordo di cui possiamo essere orgogliosi. Sono 4 anni che siamo impegnati per una giusta tassazione del digitale e per un tassazione minima delle imprese. Ci siamo. Ci sarà una tassazione sui colossi del digitale e ci sarà una tassazione minima per quanto riguarda la tassazione sulle società per evitare l’evasione e ottimizzazione fiscale”. Per il ministro dell’Economia francese insomma quello trovato a Londra al G7 “è un accordo ambizioso”.