Home ATTUALITÀ Recovery, portale reclutamento Pa entro estate: come funziona

    Recovery, portale reclutamento Pa entro estate: come funziona

    Il Portale del reclutamento per la Pa “vedrà la luce entro l’estate con le prime funzionalità e poi andrà a regime, con il rilascio del sistema e la migrazione verso il cloud, entro il 2023”: è quanto indica la Funzione pubblica in merito al dl ‘reclutamento’. Quanto al logo “il Dipartimento della Funzione pubblica bandirà un concorso di idee rivolto a studenti o professionisti di grafica, design e arti visive che non abbiano compiuto 30 anni di età. C’è tempo fino al 15 luglio per partecipare” sottolinea. 

    Il Portale, spiega ancora la Funzione pubblica, “rappresenterà la porta virtuale unica di accesso alla Pubblica amministrazione sia per i concorsi pubblici ordinari, sia per le procedure di reclutamento straordinarie legate all’attuazione del Pnrr”.  

    “In un unico spazio, ogni cittadino potrà monitorare i bandi concorsuali delle amministrazioni su una mappa interattiva georeferenziata, registrarsi attraverso Spid, Cie e Carta nazionale dei servizi inserendo il proprio curriculum attraverso un form apposito, inviare la domanda di partecipazione, pagare la tassa attraverso PagoPa e seguire le procedure di selezione dall’avvio alla pubblicazione delle graduatorie finali”. 

    Intese con Linkedin e professioni tecniche
     

    Il Dipartimento della Funzione pubblica siglerà un Protocollo d’intesa con la rete delle professioni tecniche per creare banche dati specifiche dei professionisti iscritti agli Albi. Allo stesso modo, attiverà una partnership con Linkedin, la più grande piattaforma di attrazione delle professionalità presente sul mercato, per amplificare le occasioni di lavoro nella Pubblica amministrazione e raggiungere in maniera mirata i professionisti che lavorano in Italia e nel mondo. Lo segnala la Funzione pubblica a proposito delle novità del decreto Reclutamento approvato ieri dal Cdm. I progetti per la ripresa del Paese raggiungeranno così una platea molto più ampia. “Il Portale diventerà così un luogo in cui progettare l’innovazione italiana: una piazza per reclutare le professionalità della Pa e fotografare in tempo reale le competenze del capitale umano pubblico”.