Quattro donne tra i 20 ed i 39 anni e un uomo di 25 anni, tutti di origini romene, domiciliati al Portuense, sono stati scoperti dai Carabinieri della Stazione Roma Flaminia quali autori di numerosi raggiri messi a segno in varie zone della Capitale, ai danni di persone intente a prelevare al bancomat.
La banda, con un abile raggiro distraeva lignara vittima, sottraendole la carta bancomat sostituendola con unaltra rubate. Adocchiata la vittima, quasi sempre anziana, i cinque entravano in azione. Questo il modus operandi: un uomo faceva da palo, non facendo avvicinare persone che potevano disturbare il loro piano; una donna matura, dallaspetto insospettabile, si sporgeva per carpire il codice segreto che la vittima digitava e lo annotava; una ragazza distoglieva la vittima nel momento in cui stava per ritirare la carta dallo sportello, ad operazione ultimata, facendo notare che gli era caduta una banconota a terra che lei stessa aveva posizionato; unaltra ragazza nel momento in cui la vittima si abbassava per prendere la banconota a terra, ritirava la carta bancomat appena utilizzata e ne lasciava unaltra rubata. Le carte bancomat così rimediate con i codici carpiti dalla complice, venivano poi adoperate presso gli stessi sportelli bancomat o presso altri, prosciugando i conti delle malcapitate vittime prima che potessero accorgersi del furto e bloccarle. I Carabinieri della Stazione Roma Flaminia dopo unattenta analisi delle denunce delle vittime, considerati i luoghi e gli orari dei prelievi, e mirati servizi di osservazione, effettuati in contemporanea presso più banche, sono riusciti ad individuarli proprio mentre tutti e cinque stavano prelevando con diverse carte, rubate nella mattinata, presso uno sportello bancomat di via Flaminia. I Carabinieri li hanno bloccati e li hanno smascherati anche grazie a dei video delle telecamere di sicurezza di alcuni istituti di credito dove agivano. Immediata è scattata anche la perquisizione nel loro domicilio di piazza Piero Puricelli, dove i Carabinieri della Stazione Roma Flaminia hanno rinvenuto altre carte di credito rubate. Sono circa cinquanta i colpi che potrebbero essere attribuiti ai componenti della banda smascherata dai Carabinieri sul conto dei quali sono tuttora in corso indagini. E emerso che il giro di affari ammontava a migliaia e migliaia di euro al giorno, tutto dipendeva dai limiti di prelievo che ciascuna carta bancomat rubata consentiva. Motivo per cui nel miro della banda cerano soprattutto i correntisti delle banche che concedevano maggiori prelievi giornalieri e mensili di contante. I cittadini romeni, sottoposti a fermo di indiziato di delitto per furto in concorso e illecito utilizzo di carte di pagamento, sono stati portati a Regina Coeli e Rebibbia, dove rimarranno a disposizione dellAutorità Giudiziaria. Nel video: si nota il furto con raggiro andato a buon fine ai danni di una donna; il prelievo immediato con la carta appena rubata da parte di una delle ragazze e del ragazzo quando adocchiano una seconda vittima; il furto ai danni di una seconda vittima, pur essendosi accorta del raggiro. Qualche suggerimento utile per evitare spiacevoli sorprese In caso di furto / smarrimento della carta o del bancomat è necessario: bloccare la carta rubata o smarrita telefonando subito ad uno dei numeri verdi messi a disposizione dalle società che gestiscono i circuiti telematici, in modo da prevenire ogni tentativo di utilizzo fraudolento della stessa; immediatamente dopo, sporgere denuncia dell’accaduto presso la più vicina Stazione Carabinieri; inviare copia della denuncia, anche via fax, alla società che ha bloccato la carta, in modo da consentire l’avvio della procedura per l’eventuale risarcimento del danno. Presso gli sportelli bancomat, prima di qualsiasi prelievo: verificate che nelle immediate vicinanze non vi siano persone ferme in atteggiamento sospetto; accertatevi che sullo sportello non siano state applicate apparecchiature posticce, controllando, ad esempio, la fessura ove viene inserita la carta (per l’eventuale presenza di skimmer, fili o nastro adesivo sospetto) oppure l’aderenza della tastiera al corpo dello sportello (verificando che non vi siano due tastiere sovrapposte) – queste applicazioni, è bene ricordarlo, non inficiano l’operazione da svolgere, per cui al termine della stessa non potremo neppure accorgerci della duplicazione del nostro codice-; controllate che non vi siano fori anomali all’interno dello sportello (specialmente sul lato superiore), ove potrebbero trovare eventuale alloggiamento microtelecamere (queste non superano il mezzo centimetro di diametro); qualora abbiate il sospetto che lo sportello sia stato manomesso chiamate il “112”. Durante l’operazione di digitazione del vostro codice, utilizzate una protezione “visiva” (anche l’altra mano, ben collocata, o il portafogli stesso possono essere sufficienti) che renda effettivamente difficoltoso, per potenziali “spioni”, prendere conoscenza del codice attraverso microtelecamere in precedenza installate. Qualora al termine dell’operazione non vi venga restituita la carta, è buona norma chiamare subito