In Russia le persone associate a organizzazioni estremiste e terroristiche non potranno candidarsi ad alcun tipo di elezioni. Lo dice una nuova legge firmata dal presidente Vladimir Putin. Il provvedimento è stata denominato misura anti-Navalny perché le organizzazioni del principale oppositore di Putin, attualmente in carcere per violazione di libertà vigilata (per molti, tra cui la Corte europea dei diritti dell’uomo, una sentenza politica “irragionevole”) sono sotto processo con le accuse di terrorismo ed estremismo. Se dovessero essere riconosciute come tali, i suoi esponenti sarebbero esclusi dalle elezioni parlamentari di settembre.
Alexksej Navalny, che in aprile ha condotto uno sciopero della fame per protestare contro le condizioni della sua detenzione, il 20 agosto 2020 è stato avvelenato, con molta probabilità dai servizi segreti russi per volere di Putin, con l’agente nervino Novichok.