Ripartire, lasciandosi alle spalle l’annus horribilis segnato da una pandemia che ha mietuto vittime e falcidiato l’economia. Dall’Emilia Romagna, nella sua prima visita in due luoghi simboli dell’eccellenza produttiva del Paese, Mario Draghi avvia l”operazione fiducia’: obiettivo iniettare ottimismo in un Paese che fatica a rialzarsi, ma che può essere trainato, nel ritorno alla crescita, dalle risorse del Recovery Fund. Le sue parole, tutte improntate alla speranza nel futuro, fanno il paio con quelle pronunciate ieri dal numero uno di Bankitalia, Ignazio Visco, con cui la sintonia è piena, totale, assoluta.
“E’ la prima volta che esco da Roma da quando la pandemia si è cominciata ad attenuare, si percepisce sollievo, entusiasmo, una voglia di ricominciare e sprigionare le proprie energie produttive e imprenditoriali, la propria visione del mondo. E’ una cosa che dà conforto – dice Draghi -. Questa Italia è viva, forte, e ha tanta voglia di ripartire. I mesi della pandemia sono stati molto duri per i lavoratori e per le imprese ma, grazie ai sacrifici degli italiani e alla forte accelerazione della campagna vaccinale, abbiamo davanti una fase nuova. Una fase di ripresa e fiducia, su cui costruire un paese più giusto e più moderno. E liberare le energie che sono rimaste ferme in questi anni”.
Parole di ottimismo, in una prima visita che non sarà certo la sola. Fonti beninformate assicurano che il premier sarà impegnato in tutta una serie di blitz, da qui ai prossimi mesi, su tutto il territorio nazionale.
Non solo vertici europei e appuntamenti internazionali per Draghi dunque, ma una serie di visite da un estremo all’altro dell’Italia, anche per ‘accompagnare’ i progetti che costituiranno l’ossatura del Recovery plan made in Italy. Che, con ogni probabilità nella giornata di venerdì, vedrà il Consiglio dei ministri dare il via libera a un terzo pilastro del primo pacchetto di riforme ‘propedeutiche’ al Pnrr: il dl reclutamento, per un’iniezione di figure professionali necessarie per rafforzare le amministrazioni e attuare i progetti nei tempi.
Dopo il ‘disco verde’ al provvedimento, Draghi dovrebbe tornare a parlare agli italiani, in una conferenza stampa in cui la rotta sarà tracciata ancora una volta dall’ottimismo, dalla fiducia nell’Italia che deve uscire dal pantano e tornare a correre. Con uno sforzo corale.
“Gli investimenti e le riforme del nostro Piano non impegnano solo il governo nazionale – ha rimarcato oggi Draghi dal distretto ceramico di Fiorano Modenese – Coinvolgono tutti i livelli di governo territoriale e ogni energia produttiva del Paese. Oggi siamo in un luogo di lavoro, di produzione, di successo. È da qui che vogliamo partire per entrare insieme in questa stagione di ripresa e renderla duratura e sostenibile. Perciò serve un’Italia unita nel desiderio di tornare a crescere e credere nel suo futuro”.