Con il primo ministro del governo di unità nazionale Abdul Hamid Dbeibah “ci siamo confrontati sui temi migratori e umanitari, che rappresentano una priorità per la Libia e per l’Italia. Abbiamo preso in esame il controllo delle frontiere libiche, anche meridionali, il contrasto al traffico di esseri umani, l’assistenza ai rifugiati, i corridoi umanitari, e lo sviluppo delle comunità rurali. L’Italia intende continuare a finanziare i rimpatri volontari assistiti e le evacuazioni umanitarie dalla Libia. Ritengo sia un dovere morale, ma anche interesse libico assicurare il pieno rispetto dei diritti di rifugiati e migranti”. Così il premier Mario Draghi, nel corso delle dichiarazioni congiunte alla stampa con il primo ministro del governo di unità nazionale della Libia Abdul Hamid Dbeibah.
Con la Libia la “collaborazione è sempre più fertile e viva” dice il premier Draghi.
“Il livello e la consistenza della delegazione confermano il rapporto speciale tra i nostri Paesi, così come il successo del Business Forum che si è appena concluso. L’Italia rimane al fianco della Libia e conferma il suo convinto impegno per il consolidamento della pace e della sicurezza. Ribadiamo la nostra determinazione a collaborare con l’autorità esecutiva unificata ad interim e a sostenerla nelle prossime decisive fasi della transizione istituzionale”.
“Incoraggiamo tutti gli attori libici – dice il presidente del Consiglio – a proseguire lungo il percorso intrapreso, per il perseguimento degli obiettivi prioritari: l’attuazione completa dell’accordo sul cessate il fuoco, a partire dal ritiro di tutte le forze e i mercenari stranieri e dalla riapertura della strada costiera Sirte-Misurata; la riunificazione delle istituzioni politiche, economiche e di sicurezza e la realizzazione delle necessarie riforme socio-economiche; la tenuta delle elezioni di fine anno e lo sviluppo del processo di riconciliazione nazionale”.
“L’Italia è determinata a continuare ad aiutare la Libia insieme ai partner internazionali. Sosteniamo l’esigenza di incrementare e strutturare il contributo dell’Ue e contiamo naturalmente sul senso di responsabilità degli amici libici”, sottolinea Draghi.
“Il rilancio della collaborazione – aggiunge il premier – passa anche attraverso l’effettivo avvio di alcuni progetti infrastrutturali. Penso in particolare alla realizzazione dell’autostrada costiera e al ripristino delle infrastrutture aeroportuali per la riattivazione dei collegamenti aerei, non appena gli standard di sicurezza saranno soddisfatti. Insieme al primo ministro” libico, “abbiamo concordato sull’opportunità di ampliare la già intensa collaborazione in ambito energetico”.
“Intendiamo consolidare il partenariato nei settori tradizionali e investire nella trasformazione dei sistemi energetici, nel quadro del Memorandum d’intesa in via di finalizzazione. Abbiamo poi affrontato – rimarca il presidente del Consiglio – la necessità di favorire gli investimenti, superando anche alcune criticità creditizie; ciò rappresenterebbe un potente segnale per ristabilire la piena fiducia degli ambienti imprenditoriali”.