“Le scuse di Di Maio” all’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti “sono il sigillo finale sulla storia del Movimento Cinque Stelle. Sono loro che stanno implodendo, non noi. Sono loro che devono riflettere sul loro atteggiamento”. Così Matteo Renzi nella enews. “Non è in ballo, infatti, solo la vicenda dell’ex sindaco di Lodi. In quel 2016, i Cinque Stelle (con una parte dei media compiacenti) attaccarono ad alzo zero il nostro governo e la nostra esperienza politica per Lodi, per Tempa Rossa, per la Campania, per le banche. Fu il loro modo di creare il clima per vincere amministrative e referendum. Il sindaco Uggetti, ma anche i ministri Federica Guidi, Maria Elena Boschi, Claudio De Vincenti, consiglieri regionali come Raffaella Paita e Stefano Graziano, accusato ingiustamente di connivenze camorristiche, furono massacrati dalla propaganda grillina”.
“Il fatto che, dopo cinque anni, Di Maio chieda scusa non ci restituirà il Governo e non ci risarcirà dal dolore che hanno dovuto subire soprattutto le nostre famiglie. Ma è l’ennesima conferma che il tempo è galantuomo. Ci hanno messo cinque anni per capire che non si fa politica con il giustizialismo. Spero che ci mettano meno per capire che aver aperto la crisi e sostituito Draghi con Conte non era il gesto irresponsabile di folli ma un atto d’amore per l’Italia”.
“In ogni caso, noi teniamo tutto a mente: tra quattro o cinque anni ci aspettiamo qualche lettera di scusa su Open, scommettiamo? E, prima o poi, diranno che cambiare i poteri delle regioni non era una cattiva idea, che il JobsAct ha prodotto un milione di posti di lavoro, che Industria 4.0 non era così male, che le leggi sociali e sui diritti civili sono state un passo in avanti. Basta saper aspettare e conservare sempre un grande sorriso, amici”, continua Renzi.
“Certo che noi accettiamo le scuse. Noi collezioniamo sogni, non rancori. E vedrete che il meglio deve ancora arrivare”, conclude.