“Il numero dei tavoli di crisi diminuisce ancora, passando da 97 a 89, di cui 55 vertenze aperte e 34 di monitoraggio. Il lavoro fatto è sotto gli occhi di tutti, ora nuovo impegno per chiuderne altri”. Così il viceministro allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, fa il punto sulle vertenze industriali aperte e gestite dal Mise. A chiudere, spiega conversando con l’Adnkronos, alcune crisi industriali che erano state aperte in Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Lazio.
“In Friuli-Venezia Giulia – sottolinea – chiudiamo i tavoli triestini Sertubi e Wartsila, entrambi resteranno sotto monitoraggio regionale. Nel Lazio sono ormai chiusi i tavoli Dico/Tuodì, il concordato si è concluso nel 2020, Ericsson e Pavimental: le prime due hanno risolto i rispettivi problemi economico finanziari mentre Securpol ha visto di recente concludersi il suo percorso in amministrazione straordinaria. In Lombardia, invece, chiudiamo i tavoli Gca (Iperdì Superdì), vista la conclusione del concordato che prevedeva la ristrutturazione del debito; Husqvarna, chiuso dopo la gestione degli esuberi e Sgt, vertenza conclusa con Cigs per cessazione e con accompagnamento attraverso politiche attive”, elenca ringraziando le Regioni per il lavoro svolto sinergicamente.
E assicura: “proseguiremo il lavoro di verifica e di monitoraggio con le strutture delle altre Regioni continuando a dialogare con tutte le parti coinvolte per raggiungere la risoluzione delle altre vertenze”.
PATUANELLI – “Grazie al lavoro di Alessandra Todde al ministero dello Sviluppo Economico, i tavoli di crisi sono passati da 150 a 89 – afferma il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli -. Abbiamo svolto interminabili riunioni e in poco più di un anno di lavoro fianco a fianco ho potuto apprezzarne la professionalità, la determinazione e la competenza. Alessandra è una risorsa fondamentale e sarà centrale per il MoVimento 5 Stelle di Giuseppe Conte”.