“Nei pazienti emofilici, i danni articolari portano ad alterazioni posturali che causano un peggioramento della struttura muscolo-scheletrica su tutto l’asse, anche agli arti superiori. Ma nei pazienti in cui la malattia è un grado moderato, riusciamo a correggere le posizioni scorrette grazie a esercizi su pedana in un processo di biodfeedback”. Lo ha spiegato Ermes Vedovi, fisiatra dell’azienda ospedaliera di Verona, durante l’incontro online della tappa di Vicenza della campagna Articoliamo, sostenuta da Sobi con il patrocinio di FedEmo e dedicata al benessere articolare dei pazienti emofilici.
“La nostra sperimentazione ha previsto sei sedute di 45 minuti – ha precisato – Il paziente sulla pedana simula esercizi posturali trasmessi in video che mostrano diversi cambi di postura. Variando il carico plantare e l’inclinazione del piede si evidenzia il range articolare non interessato dalla patologia, così è possibile recuperare dei piccoli movimenti dai quali partire per recuperare il movimento corretto dell’articolazione intera”.
“La pedana è utile sia per la diagnosi sia per il trattamento – ha concluso l’esperto – ma deve essere accompagnata a programmi di fisioterapia precoci e continuativi, a una corretta e costante attività fisica e naturalmente alla prevenzione”.