A Roma, presso i laboratori della rete di centri clinici Artemisia Lab, è già possibile eseguire sia il tampone salivare molecolare Rt-Pcr con Qr Code (verifica automatica della originalità del referto) che il test salivare antigenico di terza generazione. A seguito della circolare del Ministero della Salute n. 0221675 del 14 maggio, infatti, è possibile effettuare i test Covid anche sulla saliva. Come per i tamponi nasofaringei, anche per i test salivari esistono test di tipo molecolare (che rilevano cioè la presenza nel campione dell’Rna del virus) e di tipo antigenico (che rilevano nel campione le proteine virali), per quest’ultimi è raccomandato l’utilizzo di quelli di laboratorio di terza generazione (metodica Cleia – Chemiluminescenza).
Il prelievo di saliva, fa sapere Artemisia Lab in una nota, risulta essere indubbiamente più semplice e meno invasivo rispetto al tampone naso-faringeo, tuttavia per ottenere un campione adeguato sono necessarie alcune accortezze: la saliva deve essere raccolta a digiuno, senza aver fumato, lavato i denti, bevuto, usato gomma da masticare e preferibilmente di mattina, se non è possibile raccogliere il campione di saliva la mattina, si può raccogliere durante il giorno non prima che siano passati 30 minuti dall’assunzione di cibi o bevande.
Il tampone molecolare nasofaringeo rimane comunque l’esame di riferimento e rappresenta il gold standard internazionale per la diagnosi di Covid-19 e il campione di saliva può essere considerato un’opzione per il rilevamento dell’infezione da Sars-CoV-2 qualora non sia possibile ottenere tamponi nasofaringei, ad esempio per chi si sottopone ripetutamente a screening per motivi di lavoro, per gli anziani e disabili, ed è un utile strumento di monitoraggio dell’infezione Sars-CoV-2 nei bambini e nelle scuole. In caso di sintomatologia i test salivari devono essere eseguiti entro i primi 5 giorni dall’inizio dei sintomi.