“Abbiamo quasi esaurito le scorte di vaccini. Con le consegne siamo intorno a 2,9 milioni di dose alla settimana, quindi la famosa invasione di vaccini al momento non c’è”. Così Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ai microfoni di ‘L’Italia s’è desta’, su Radio Cusano Campus. Quanto al problema di chi rifiuta il vaccino, “questa – dice Cartabellotta – potrebbe essere la futura problematica riguardo alla campagna vaccinale. C’è ancora una percentuale di anziani che non è vaccinato. Bisogna pensare a delle soluzioni integrative, non solo con l’adesione volontaria, ma anche con la chiamata attiva, così si saprà anche se chi non si vaccina non riesce oppure non vuole”.
“L’obbligo di vaccinazione – sottolinea – non so se sia in linea con la Costituzione, ed è comunque difficile legarlo a un obiettivo specifico. Ai tempi del decreto Lorenzin l’obbligo era legato alla frequentazione scolastica. Si potrebbe dare qualche vantaggio in più ai vaccinati, le strategie possono essere diverse, ma bisogna pensarci adesso. Il green pass – conclude – è un’inevitabile soluzione a quelle che sono una serie di criticità. Aspettiamo una serie di dettagli ulteriori.
“Anche io sono sorpreso, soprattutto del crollo accelerato del numero dei ricoverati con sintomi e in terapia intensiva. Questo è l’effetto dei vaccini, del fatto che abbiamo protetto tutte le fasce più anziane”, ha detto ancora Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ai microfoni di ‘L’Italia s’è desta’, su Radio Cusano Campus.
“La strategia del rischio ragionato sta funzionando, perché – ha sottolineato Cartabellotta – le riaperture sono graduali e progressivamente sta accelerando la campagna vaccinale, con una buona aderenza della popolazione alle misure di prevenzione”.