“La nostra filiera copre diverse regioni, dal Veneto all’Emilia Romagna, dalla Toscana, al Lazio, Umbria, Campania e Puglia e anche se è stato, ed è faticoso, lavorare all’interno della filiera, in questi anni siamo risusciti a dare prospettive ai nostri produttori e all’indotto che genera la filiera”. E’ quanto ha affermato Cesare Trippella Head of Leaf Eu, responsabile della divisione acquisti e gestione tabacchi in foglia per Philip Morris Italia in Europa, intervenendo al workshop “Le filiere integrate per il rilancio del Paese”, che si inserisce nell’ambito dell’iniziativa “Filiere integrate” che The European House – Ambrosetti ha lanciato con il supporto di Philip Morris Italia.
“La filiera infatti è molto importante perché significa creare un legame dall’inizio alla fine e la nostra azienda – ha spiegato – l’ha fatto partendo dal campo, poi con il grandissimo investimento nello stabilimento di Bologna per arrivare al settore commerciale, alla distribuzione e allo sviluppo di un modello Win win”.
“Il processo di trasformazione che ha intrapreso Philip Morris per andare verso un mondo senza fumo riguarda anche il modello – ha aggiunto il manager- quando ancora non si parlava di transizione ecologica e digitale, ci siamo occupati dell’ambiente e concentrati con disciplinari rigidi per far rispettare ai nostri coltivatori pratiche agronomiche che consentono un uso integrato dei prodotti chimici per il risparmio energetico e dell’acqua. E tutto questo – ha concluso – lo abbiamo fatto investendo anche sul capitale umano con un team di giovani laureati che coordina tutti i partner e che ha un’età media di 33 anni. Stessa cosa stiamo facendo anche nelle campagne con investimenti nell’agritech”.