Non c’è riuscito Simone a fare un regalo al fratello Pippo. La salvezza del più grande degli Inzaghi dipendeva dal risultato del Torino all’Olimpico, contro la Lazio. Una sconfitta avrebbe tenuto in vita il Benevento, qualsiasi altro risultato l’avrebbe condannato. Così lo 0-0 tra biancocelesti e granata fa felice Nicola e sprofonda i campani.
Eppure Inzaghi, Simone, non ha nulla da recriminare. Ha visto la sua squadra giocare al massimo, sbagliare un rigore, cogliere un palo allo scadere. Non è bastato, così sul prato dell’Olimpico, al triplice fischio, a esultare era il Torino, con Nicola al centro e intorno tutti gli altri. La stagione dei granata si conclude con una salvezza raggiunta a fatica: l’ultima partita con il Benevento sarà ora inutile ai fini della classifica.
Un pareggio che alla Lazio cambia poco, ma che rattrista Inzaghi: “Mi dispiace per la mancata vittoria e per la retrocessione di mio fratello. Abbiamo fatto una grande partita, ma non siamo riusciti a segnare. Ho fatto i complimenti ai ragazzi – continua l’allenatore biancoceleste – Abbiamo disputato un’ottima prestazione e sviluppato buon gioco, con occasioni da gol e legni colpiti: ai miei giocatori non posso dire nulla. Questa sfida è stato uno spot per il calcio, è stata partita vera – ha proseguito – Le immagini sono chiare e non mi va di stare qui a parlarne: c’è rammarico, ripeto, per le motivazioni che avevamo. Nonostante le assenze, abbiamo fatto bene con tutti i calciatori in campo, sia chi è partito dal primo minuto sia chi è subentrato”.
Sul futuro ha commentato Inzaghi: “La prossima settimana ci siederemo con la società ad un tavolo e valuteremo. Col presidente ho un ottimo rapporto, c’è grande stima e ci confronteremo con grande serenità”.
Di tutt’altro tenore le dichiarazioni di Nicola: “La mia salvezza più complicata. sapevamo che saremmo rimasti in ballo sino alle ultime giornate. Potevamo farcela prima ma le ultime due partite in tre giorni ci hanno condizionato. Come ho vissuto il rigore di Immobile e il palo nel finale di Lazzari? Ho cercato di concentrarmi sugli aspetti tecnico-tattici. Ed è anche vero che sul palo di Sanabria potevamo andare in vantaggio noi e le cose avrebbero preso una piega diversa. Ora godiamoci questa salvezza, ancor più meritata visto che la Lazio ha provato a batterci in tutti i modi. Rimane una salvezza complicata non soltanto per i vari casi di Covid ma anche perché questo ambiente è speciale e la maglia pesa. Ora onoriamo il campionato con una buona prestazione contro il Benevento. Poi parlerò del futuro”, conclude l’allenatore del Torino.