Il ddl Zan già approvato dalla Camera e il testo presentato dalla senatrice di Fi Licia Ronzulli cammineranno parallelamente in commissione Giustizia al Senato. Lo ha deciso il presidente della commissione, il leghista Andrea Ostellari, scatenando le proteste del centrosinistra che ha parlato senza mezzi termini di “strappo al regolamento”.
Sul piano pratico, la decisione del presidente Ostellari imporrà la ridefinizione del calendario dei lavori, con una presumibile duplicazione dell’iter realizzato dalla Camera in prima lettura, quindi con nuove audizioni e una fase ‘istruttoria’ del testo. I tempi di approvazione di conseguenza si allungheranno.
“Oggi in commissione Giustizia ho applicato l’art. 51 del regolamento del Senato e quindi ho congiunto il ddl Zan con il ddl Ronzulli-Salvini, che saranno trattati insieme” ha dichiarato Ostellari al termine della riunione della commissione Giustizia a Palazzo Madama. Una decisione, come detto, contestata dal Pd, poiché il ddl Ronzulli è “un testo abrogativo, un testo in antitesi” al ddl Zan, ha argomentato la senatrice Anna Rossomando.