Con Nicola Zingaretti presidente sono stati tagliati 25 milioni di euro. Questo il contenuto dellultimo rapporto Uil Roma e Lazio, che attraverso la sua indagine sul triennio 2011-2013 ha reso noti diversi interessanti particolari. Lamministrazione Zingaretti si è insediata a marzo del 2013 e ha subito aggredito con decisione la questione dei costi della politica. Questo tema è stato infatti il primo punto su cui la nuova amministrazione ha concentrato i propri sforzi. Corrisponde a circa 25mln di euro il taglio sui costi della politica effettuato finora dalla Giunta Zingaretti: le spese per il Consiglio sono passate nellultimo anno da 85 mln di euro a 59,7mln. Un taglio netto che porta il Lazio a un livello di spesa pro capite inferiore alla media nazionale. Oggi il Lazio non ha più la palma della Regione più sprecona dItalia. Ciò è stato possibile grazie a una delle leggi di spending review più rigorose a livello nazionale, che ha operato una forte riduzione su ogni voce di spesa e che non permette alcuna possibilità di compensi ulteriori, impedendo ogni forma di elusione dei parametri fissati per le spese di consiglieri, gruppi e Giunta. Il piano approvato con la legge 4 dal Consiglio lo scorso giugno riduce di ben 87 milioni lanno i costi di gestione della macchina amministrativa e consente una riduzione di 19 milioni di euro lanno solo per il trattamento economico dei gruppi consigliari e dei consiglieri, degli assessori, dei presidenti Giunta e Consiglio. Un taglio a cui bisogna aggiungere quello operato nellultima Legge di stabilità, approvata questo dicembre, che riduce di ulteriori 6 milioni di euro le spese del Consiglio. La riduzione delle spese sta riguardando lintera macchina amministrativa, inclusa la galassia delle società partecipate e dei consigli damministrazione: finora sono 7 le società che sono state eliminate, 75 le poltrone nei Cda. Lamministrazione regionale continuerà sulla strada della razionalizzazione e della riduzione di tutti gli sprechi, un obiettivo fondamentale per la stessa credibilità dellistituzione regionale.