Continua lo scontro fra Israele e i palestinesi. “Dio aiuti il popolo di Gaza. Negli ultimi 45 minuti il bombardamento più pesante vicino all’edificio con i nostri uffici dell’Unrwa”. Così, intorno all’1 di questa notte, Matthias Schmale, direttore dell’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), dava conto del massiccio attacco israeliano su Gaza City che ha sfiorato anche la sede dell’agenzia Onu.
Nella notte le sirene d’allarme sono suonate a Tel Aviv e nelle città circostanti, per segnalare razzi in arrivo. Gli allarmi, riferiva il Times of Israel, sono stati lanciati anche ad Ashdod, Ashkelon e in Cisgiordania. Diversi missili, si leggeva sul Times of Israel, sono stati intercettati dal sistema di difesa antimissile ‘Iron Dome’, nel frattempo entrato in azione. Non si hanno al momento notizie di vittime in conseguenza del nuovo attacco. Ma, secondo quanto si legge sull’account Twitter dell’Idf, le forze armate israeliane, “Hamas ha lanciato una pesante raffica di razzi da Gaza verso le zone centrali e meridionali di Israele. Uomini, donne, bambini e anziani sono nei rifugi per proteggersi dai razzi lanciati contro di loro”. Poche ore prima Hamas aveva emesso un avviso che avrebbe rinnovato il lancio di razzi al centro di Israele dopo la mezzanotte ora locale. Di conseguenza, l’aviazione israeliana ha lanciato un’intensa serie di raid aerei sulla Striscia di Gaza.
Israele al momento non intende interrompere l’offensiva militare contro Hamas. L’operazione in corso proseguirà “per il tempo necessario”, ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Netanyahu ha ringraziato il presidente americano Joe Biden per il suo fermo sostegno ed ha sottolineato che Israele sta facendo il possibile per evitare vittime tra i civili. Parlando delle violenze da parte di arabi in Israele Netanyahu ha usato il termine “terrorismo” ed ha avvertito che “chiunque agirà come un terrorista verrà trattato come tale”. “Ci aspettiamo giorni non facili, ma saremo uniti e forti”, ha detto Netanyahu. “Dobbiamo ricordare e dirci questo: abbiamo ragione e non possiamo venire a patti con questo terrore, con questa ferocia, con questa violenza”, ha aggiunto in una dichiarazione riportata dal Times of Israel. Il primo ministro israeliano esorta la popolazione a rimanere vicino ai rifugi antiaerei.
Le varie iniziative per fermare le ostilità sono state respinte dalla leadership israeliana. “Non è il momento per un cessate il fuoco. Continuiamo”, ha riferito una fonte governativa israeliana, citata dall’emittente Channel 12. Secondo la fonte, le discussioni per un eventuale tregua sono rinviate alla prossima settimana.
Nel pomeriggio di ieri le forze israeliane hanno distrutto la torre Al Jalaa a Gaza City, un alto edificio dove avevano sede diversi media, fra cui Al Jazeera e l’agenzia stampa Associated press. Times of Israel ha mostrato un video dell’edificio che si sbriciola in una nuvola di polvere. Le forze israeliane avevano avvertito gli occupanti dell’edificio con un’ora di anticipo sull’attacco. C’è stato anche un avvertimento con il sistema del ‘roof knocking’, ovvero un razzo contro il tetto che non ha causato seri danni
Secondo l’esercito israeliano, nell’edificio si trovavano anche “risorse militari” usate dall’intelligence di Hamas, accusato di “nascondersi dietro” gli uffici della stampa internazionale usando gli operatori dell’informazione “come scudi umani”. “Il gruppo terrorista Hamas piazza intenzionalmente le sue risorse militari nel cuore della popolazione civile a Gaza”, si legge in una dichiarazione. I un secondo comunicato, l’Idf ha spiegato che oltre ad essere utilizzato dall’unità di ricerca e sviluppo dell’intelligence militare di Hamas, l’edificio ospitava altri uffici di Hamas e della Jihad islamica. Secondo quanto sostiene l’Idf, l’unità di Hamas si è resa responsabile di numerosi “atti di sabotaggio” contro Israele ed è in possesso della “tecnologia di maggior valore” a disposizione di Hamas.