Pfizer e seconda dose, anche dal “Cts la conferma della validità dei 42 giorni tra le due” somministrazioni. A dirlo, il commissario straordinario per la vaccinazione, gen. Francesco Paolo Figliuolo, che assieme al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, è giunto in mattinata a Mestre per la prima tappa della visita che compirà in Veneto ad alcune strutture vaccinali. Ad accoglierlo il presidente della Regione Luca Zaia. “Quello che dico – continua Figliuolo sul richiamo del vaccino Pfizer – è suffragato dal Cts e dalla comunità scientifica. Io faccio il commissario, non ho competenza tecnica. Per AstraZeneca, l’Ema non ha dato alcuna indicazione. L’Aifa sulla base delle attività di farmacovigilanza, sulla base delle osservazioni di eventi gravi correlabili – infinitesimi – ha dato una raccomandazione d’auspicio per gli over 60 e questa rimane. Il vaccino è buono e utilizzabile. Per quanto riguarda l’intervallo tra le due dosi di vaccini mRna, gli studi scientifici sono stati illustrati all’Ema: gli studi dicono che portare l’intervallo a 42 giorni cambia poco, si resta nella curva di effetto del vaccino. Questo intervallo consente di somministrare la prima dose a qualche milione di persone in più. In una pandemia, con gente che rischia di andare in terapia intensiva e morire – sottolinea -, è meglio dare mezzo scudo a più persone che uno intero a meno persone”. “Il Cts – spiega ancora -, nella sua indipendenza scientifica, ha ritenuto opportuno fare questa raccomandazione (relativa all’intervallo tra le 2 dosi, ndr) che inizialmente la dottoressa Marino di Pfizer aveva in qualche modo contestato. Poi alla fine Pfizer stessa ha detto che ci sono studi presentati all’Ema e che va bene così. Io non sono uno scienziato, non mi permetterei mai di tirare la giacca agli scienziati: è stata una loro decisione autonoma, dovuta all’andamento del piano vaccinale in correlazione con le curve di contagio”, spiega.
Per la campagna vaccinale in Italia, “giugno sarà il mese della spallata”, aggiunge il generale, che continua: “Quando si fa squadra si vince. A livello nazionale siamo a oltre 25 milioni di somministrazioni: 17,5 sono prime dosi, poco più di 7,5 milioni di persone hanno ricevuto il ciclo completo. C’è stato un incremento notevolissimo di over 80 e fragili a cui è stato somministrato il vaccino e c’è stato contestualmente un calo netto di ospedalizzazioni, terapie intensive e decessi: è molto importante. Il Veneto in particolare al primo posto per le vaccinazioni di over 80 e over 70”.
“Maggio – spiega ancora il commissario – è un mese di transizione con circa 17 milioni di dosi, siamo ad una media di oltre 450mila dosi al giorno con punte oltre il mezzo milione. E’ chiaro che la vaccinazione è un insieme di scienza e organizzazione. Tutti i vaccini possono salvare la vita, bisogna seguire le raccomandazioni della comunità scientifica”.
A giugno, quindi, “dobbiamo aprire alle altre classi e alle aziende, ci saranno warm up con medici aziendali per testare la bontà del sistema. Giugno deve essere il mese di svolta, in cui dare la spallata definitiva e lasciarci dietro il periodo peggiore. La campagna va avanti, bisogna arrivare all’immunità di gregge e sono confidente: ci arriveremo nei tempi previsti”, assicura il generale.
E ancora: “Non facciamo magazzino, la struttura commissariale fa bilanciamento con il consenso delle regioni interessate. Nei giorni scorsi – spiega Figliuolo – ho disposto un bilanciamento fra Sicilia e Puglia. Faremo ulteriori bilanciamenti che sono provvisori, quando la situazione si normalizza le dosi saranno riportate dove erano state prese”, dice facendo riferimento alla gestione delle forniture. L’obiettivo è “vaccinare il più possibile e non tenere nulla in cassa”.
“Se gli arrivi di vaccini a giugno saranno coerenti con le mie stime, e quindi saranno dai 20 milioni in su, appena messi al sicuro gli over 80, i fragili e gli over 65 daremo il via libera ad una vaccinazione parallela e multipla. In parallelo: ovvero aperta a tutte le classi e multipla ovvero aprendo nuovi hub vaccinali che sono quelli delle aziende. Questa è la programmazione, subordinata all’arrivo dei vaccini”, aggiunge il generale.
Dopo avere incontrato le autorità locali all’ospedale All’Angelo, Figliuolo proseguirà la visita al Pala Expo di Porto Marghera, il più grande hub regionale, che serve il territorio della Ulss Serenissima. Quindi si trasferirà a Padova per una visita all’ospedale militare trasformato in un centro vaccinale infine andrà a Verona all’aeroporto militare di Villafranca.