Una lettera inviata a milioni di utenti sull’uso responsabile della riapertura dei ristoranti, l’accesso gratuito alla versione ‘Premium’ della piattaforma e l’accelerazione sulle Gift Card, le carte prepagate per mangiare al ristorante, vendute prima ancora della riapertura del locale stesso e il cui intero importo viene versato subito al ristoratore. Sono queste le iniziative di sostegno alla ristorazione messe in campo in Italia da TheFork, piattaforma di prenotazioni on line, cui aderiscono 20.000 ristoranti su tutto il territorio nazionale, di cui attualmente 12.000 aperti (quelli nelle zone gialle e con uno spazio all’aperto).
“Mangiare fuori è parte integrante della cultura italiana -dice ad Adnkronos/Labitalia, Andrea Arizzi, Head of New Business per Italia, Francia e Belgio di TheFork- ma è un’abitudine a cui abbiamo dovuto rinunciare durante la pandemia. Oggi però i ristoranti riaprono e l’idea è stata quella di metterci assieme alle principali associazioni di ristorazione come Fipe e Apci, per mandare un messaggio di speranza, un messaggio positivo agli utenti. Cerchiamo di sensibilizzarli chiedendo di essere responsabili dal punto di vista delle distanze di sicurezza, e nei confronti dei ristoratori, chiedendo di non fare i famosi ‘no-show’ ossia di prenotare e non presentarsi. Nel caso in cui non si riesca a rispettare la prenotazione effettuata, chiediamo di cancellarla per tempo, perché si blocca un tavolo che il ristoratore non potrà riempire. Lo facciamo perché vogliamo che le aperture siano stabili e proficue per i ristoranti”.
“Stiamo condividendo questo messaggio con una newsletter -aggiunge Elena Collini, Brand Manager di TheFork- e nelle nostre community e faremo una campagna sui social dove racconteremo queste tematiche per un comportamento responsabile verso un settore già duramente colpito durante la pandemia”.
“Durante la pandemia i ristoranti che sono su TheFork -spiega ancora Arizzi- hanno potuto in maniera del tutto gratuita attivare i loro riferimenti sulla loro pagina per il delivery. Oltre a questo, in Italia continuiamo a dare ai ristoratori la possibilità di avere le versioni Premium del nostro software (normalmente a pagamento) con accesso gratuito per i prossimi 6 mesi. Tantissimi ristoranti hanno aderito a questa possibilità perché durante la pandemia è un aiuto reale. In queste versioni infatti c’è la possibilità di allocare direttamente la prenotazione sui tavoli e gestire meglio il distanziamento sociale. Altra iniziativa in aiuto dei ristoratori è il fatto che nel caso di no show TheFork non prende nessun tipo di commissione: il ristoratore semplicemente ci segnala il no-show e quella prenotazione non viene fatturata”.
Le prime zone gialle datano 23 aprile. “Le prenotazioni on line della seconda settimana di apertura segnavano +18% rispetto alla settimana precedente, con un picco in Liguria di +47%. Dalla riapertura al 5 maggio, le prenotazione on line dei ristoranti sono cresciute quotidianamente in media del 6%. Quindi c’è un trend continuo assolutamente di crescita. Anche altri Paesi come Belgio Svizzera e Gb hanno avuto anche loro un trend positivo”, dice Arizzi aggiungendo: “C’è voglia di normalità e anche chi prima non prenotava, difficilmente adesso si presenta al ristorante senza prenotazione, perché gli orari sono ridotti e il cliente vuole avere la certezza che quel locale, in quella città sia aperto e che abbia posto”.
Infine, le Gift card. “Sono un prodotto sui abbiamo accelerato in quest’anno di pandemia: come TheFork -spiega Arizzi- avevamo già in piano un progetto legato a TheForkPay per i pagamenti via smartphone e contactless nel ristorante. Le Gift Card sono del valore di 25, 50 o 100 euro e sono spendibili in 8.000 ristoranti in tutta Italia. Abbiamo iniziato la loro vendita prima ancora che i ristoranti riaprissero: un modo concreto per aiutare le imprese perchè il 100% del valore delle Gift card viene iniettato nelle casse del ristorante”.