Pressing delle imprese della ristorazione per far slittare il coprifuoco di un paio di ore, dalle 22 alle 24 o per eliminarlo del tutto. La partita in gioco è importante, quasi vitale, per ridare fiato ai pubblici esercizi, soprattutto ai ristoranti, che potrebbero incassare fino a 2-3 miliardi in più al mese.
Le stime parlano chiaro anche se i rappresentanti della categoria vanno ognuno per sé. Due ore di aperture serali valgono, in un mese, 2,5 miliardi di consumi recuperati secondo la Confesercenti. Mentre per Coldiretti il superamento del coprifuoco e la possibilità di apertura all’interno dei locali per il servizio al tavolo e al bancone di bar, ristoranti, pizzerie ed agriturismi in tutta Italia, vale, in termini di fatturato, almeno 3,5 miliardi di euro al mese. Più cauta la Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi di Confcommercio che stima circa 10 milioni in più al giorno, quindi sui 300 milioni di euro aggiuntivi al mese.
Ma anche il mondo del turismo è in grande fibrillazione contro il coprifuoco, un grande deterrente per far tornare gli stranieri in Italia e non solo. “Un’ora in più di coprifuoco fa la differenza in un sistema basato sulla competitività con altri Paesi” sottolinea Giuseppe Roscioli, vicepresidente vicario di Federalberghi che si scaglia contro gli annunci: “Nel mondo del turismo i danni maggiori si fanno con gli annunci, basta un annuncio sbagliato o incauto per frenare centinaia di migliaia di persone e convincerle a scegliere un posto anziché un altro” ed il riferimento è all’annuncio del coprifuoco fino al 31 luglio.
Nei giorni scorsi anche la Fiavet, per bocca della sua presidente si era espressa decisamente contro questa misura “è odioso, va tolto quanto prima, i cittadini non comprendono, figuriamoci in una ambito turistico”. E per la revisione del coprifuoco è anche il presidente di Assoturismo-Confesercenti, Vittorio Messina. “Servono coraggio e chiarezza bisogna rivedere immediatamente il coprifuoco – ha affermato Messina – le attività hanno bisogno di un cronoprogramma certo, conoscere subito le modalità con cui far ripartire il turismo nei prossimi mesi, diversamente non sarà possibile progettare il riavvio delle attività”.
Il tema del coprifuoco, ed eventuali nuove riaperture, potrebbe essere discusso in una cabina di regia chiesta da Fi, Lega, Iv e dal M5S per venerdì prossimo. Prosegue infatti il pressing delle forze politiche di maggioranza e opposizione a suon di mozioni per posticipare o abolire il coprifuoco.
La punta di un iceberg per far ripartire il settore del turismo e della ristorazione ma che per le categorie del commercio va accompagnato alla possibilità di consumare pasti e aperitivi all’interno dei locali e alle riaperture dei centri commerciali nei festivi e prefestivi, che oggi hanno manifestato con una simbolica serrata dei negozi, altrimenti anche i ristoranti nei grandi templi dello shopping rischiano di rimanere cattedrali nel deserto.