Al via i lavori della Sessione europea 2021 della Regione Emilia-Romagna. “Dal 2009, anno della prima Sessione europea, la Regione Emilia-Romagna ha sempre partecipato in modo attivo alla formazione delle politiche e del diritto dell’Unione europea, privilegiando il rapporto diretto con gli stakeholder del territorio attraverso lo svolgimento dell’udienza conoscitiva nell’ambito dei lavori della Commissione competente”, spiega la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti.
“L’Unione europea sta svolgendo un ruolo decisivo nella fase di gestione della pandemia, dimostrando una forte vocazione solidaristica e di coesione per contrastare gli effetti negativi sul piano sanitario, economico e sociale della crisi. Proprio in queste azioni sta la forza e l’importanza della coesione multilivello. Un principio rafforzato con la formazione della Rete europea regionale, costituita dai soggetti firmatari del Patto per il lavoro e per il clima e dalle Unioni di Comuni, convocata per la prima volta a febbraio”, aggiunge.
La Presidente Petitti, inoltre, sottolinea “l’importanza della Conferenza sul futuro dell’Europa, un vero e proprio processo di partecipazione democratica che costituirà l’occasione per i cittadini europei di esprimersi e avanzare proposte per la definizione delle future politiche europee: in tale contesto, l’Assemblea legislativa avrà un ruolo molto importante, poiché il Centro Europe Direct Emilia-Romagna, che ha sede appunto in Assemblea, è stato nominato, insieme ad altri Centri europei, hub della Conferenza e pertanto sarà chiamato dalla Direzione generale comunicazione della Commissione europea a coordinare in Emilia -Romagna le attività relative a questo importante appuntamento”.
Dal canto suo Massimo Gaudina, Capo della Rappresentanza della Commissione europea a Milano, sottolinea come “sia sempre un piacere partecipare a eventi così importanti come quello della Regione Emilia-Romagna che testimonia di per sé una storia di successo basata su idee di partecipazione e inclusività, cosa che non accade in tutti i territori europei”.
Il Capo della Rappresentanza europea a Milano si è poi soffermato sui tre assi principali di azione della Commissione e che possono essere riassunti in tre temi: salute dei cittadini, salute del Pianeta e salute dell’economia. Sulla salute delle persone, Gaudina ha detto come “i passi da compiere sono ancora molteplici ma è fuor di dubbio che il valore aggiunto nel lavoro di gruppo a 27 è incommensurabilmente superiore ad un’azione dei singoli Stati, sia sui vaccini sia nella definizione di farmaci specifici contro il Covid”.
Per ciò che riguarda l’economia, invece, Gaudina ha ricordato il pacchetto di aiuti da 1.800 miliardi di euro che si accompagneranno al rafforzamento del pilastro sociale europeo che riafferma la lotta ad ogni forma di diseguaglianza o discriminazione e che sancisce il diritto universale al lavoro contro la povertà. In ambito ambientale, infine, il capo della rappresentanza della Commissione europea ha ribadito come la lotta ai cambiamenti climatici sia e rimanga un importante ambito di lavoro che si pone obiettivi sfidanti quali la transizione verso una finanza verde, l’uso di idrogeno pulito e la stipula di un Patto per il clima “sulla falsariga di quanto già attuato dall’Emilia-Romagna”.
Nel corso della prima parte del dibattito sulla Sessione Europea è intervenuto anche Massimiliano Pompignoli, presidente della commissione Bilancio, che ha sottolineato come “nelle ultime settimane il governo italiano ha trasmesso alla Commissione Ue il Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano (Pnrr), così come la Giunta regionale ha licenziato gli atti relativi alla programmazione europea 2021-2027”.
“Questa Sessione europea si è svolta in una situazione ancora segnata dalla pandemia da Coronavirus: c’è stato l’impegno della commissione Bilancio sui temi fondamentali per lo sviluppo e per affrontare la crisi. Abbiamo fatto audizioni con parlamentari europei e rappresentanti degli Enti locali da cui sono emersi temi importanti, in particolare sulla tutela dell’ambiente e sulla transizione ecologica, e il dibattito si è concentrato soprattutto sull’obiettivo di raggiungere entro metà del secolo una produzione al 100% di energia da fonti rinnovabili”, spiega Pompignoli, che ricorda anche l’impegno per affrontare e contrastare l’inquinamento atmosferico nel Bacino padano, una delle zone più inquinate d’Europa.
Proprio sulla qualità dell’aria si sono affermate proposte come il potenziamento della mobilità su ferro, politiche a favore del riutilizzo delle materie prime e l’uso delle nuove tecnologie per ridurre gli spostamenti di lavoro. Nella sua relazione il presidente Pompignoli ha sottolineato anche l’importanza di “sostenere l’accesso al credito delle imprese alle prese con i contraccolpi economici della pandemia e il massimo impegno per le vaccinazioni”.