Covid e adolescenti in Italia, riferito un “incremento” dei tentativi di suicidio fra i più giovani, “sovraesposti a fattori di stress” e isolati dalle misure di contenimento della pandemia. Questo quanto affermato da Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, in audizione alle commissione riunite del Senato, Istruzione pubblica, beni culturali e Igiene e Sanità, sull’impatto della didattica digitale integrata sui processi di apprendimento e sul benessere psicofisico degli studenti. In Italia, ha infatti precisato Locatelli, “alcuni neuropsichiatri infantili autorevoli” hanno riferito “l’incremento di accesso nei Pronto soccorso di adolescenti che hanno compiuto atti suicidari, fortunatamente quasi sempre non andati a buon fine e atti di autolesionismo”.
Durante la pandemia i ragazzi in didattica a distanza “sono stati sovraesposti a fattori di stress e le misure di contenimento hanno determinato una marcata interruzione della routine quotidiana che ha causato isolamento”, ha detto ancora Locatelli, continuando: “Mi sono sempre espresso su quanto sia fondamentale la didattica in presenza”.
“Il disturbo post traumatico da stress è riconducibile a due tipi di manifestazione: ansia e depressione. E i sintomi da ansia, di fatto, hanno numerosi componenti: la paura di ammalarsi, di morire, di perdere il contatto con i propri amici . Nei mesi successivi alle prime restrizione, la difficoltà di intravedere una via d’uscita e l’isolamento ha determinato una modificazione del modo di giocare e la tipologia del gioco. C’è stato un incremento del tempo di utilizzo di strumenti informativi, come internet e i social media”, ha aggiunto.