Soluzioni concrete per la progettazione della città circolare del futuro e per fare fronte alle attuali sfide ambientali, sociali ed economiche. A proporle studenti universitari, neolaureati e dottorandi di tutta Italia durante l’evento Hacking the City – Design a Circular Future, il primo Hackathon (23-24 aprile) realizzato da Tondo, organizzazione no-profit internazionale operante nel settore dell’economia circolare, in collaborazione con il Circular Economy Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory e con il patrocinio di Fondazione Cariplo.
L’evento, che è stato realizzato interamente online, è nato con l’obiettivo di ideare e sostenere progettualità innovative e circolari, coinvolgendo i principali atenei italiani ed alcune delle maggiori aziende operanti in Italia su quest’ambito.
“Siamo molto soddisfatti dalla buona riuscita e delle proposte innovative sviluppate durante Hacking the City – Design a Circular Future. L’hackathon si è rivelato un’importante occasione per mettere in relazione studenti, Università, aziende e singoli professionisti a favore di una crescita sostenibile e di un impatto sempre più trasversale della circular economy. È sempre motivo di ottimismo vedere con quanta passione e attenzione le nuove generazioni affrontino il tema della sostenibilità, evidenziando l’esigenza di promuovere un mondo più green e inclusivo”, osserva Carlo Mango, direttore Area Ricerca Scientifica e Tecnologica di Fondazione Cariplo e Consigliere Delegato di Cariplo Factory.
Otto sono i settori strategici individuati, all’interno dei quali i partner industriali hanno definito delle challenge. Nello specifico: Salvatore Ferragamo per l’area Consumer Goods, Esselunga per l’area Food, Arup per l’area Design, Cisco per l’area Digital, Mapei per l’area Buildings, Iren per l’area Energy, Punch Torino e To.Tem per l’area Mobility, e A2A per l’area Waste. Durante le due giornate, parallelamente alle sessioni di lavoro dei ragazzi, si sono susseguiti numerosi interventi da parte di professori universitari, esperti del settore, membri di Tondo, di Intesa Sanpaolo Innovation Center e Fondazione Cariplo, che hanno raccontato progetti e ricerche in corso nel campo dell’Economia Circolare.
“La presenza di numerosi atenei, il coinvolgimento di partner industriali di elevato standing e le ottime proposte dei team vincitori confermano l’interesse suscitato da Hacking The City e l’ottima riuscita dell’evento – afferma Guido de Vecchi, Direttore Generale Intesa Sanpaolo Innovation Center – Il re-design dei grandi centri urbani in ottica circular è una delle sfide più imminenti che istituzioni, università, centri di ricerca, imprese e cittadini sono chiamati ad affrontare per il superamento della pandemia, la ripresa economica e la costruzione di uno sviluppo sostenibile, inclusivo e duraturo. Il nostro Ce Lab, il nostro Innovation Center e la nostra Banca sono pronti a sostenere questo cambiamento virtuoso”.
Oltre ai partner industriali, sono stati infatti coinvolti alcuni dei principali atenei italiani quali il Politecnico di Bari, l’Università di Bari, l’Università di Bologna, l’Università Insubria, il Politecnico di Milano School of Management, l’Università di Genova, Almed (Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo), l’Università di Napoli Federico II, l’Università di Pavia, l’Università di Pisa, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, l’Università di Siena, l’Università degli studi di Milano-Bicocca, l’Università Iuav di Venezia, l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’Università degli Studi di Messina.
Inoltre, l’hackathon ha visto un forte coinvolgimento anche di altri attori che hanno affiancato i giovani partecipanti nell’affinamento dei loro progetti. Professori, associati di Tondo, team di esperti del Circular Economy Lab, di Intesa Sanpaolo Innovation Center e di Cariplo Factory, membri Asp (Alta Scuola Politecnica) Alumni Association e Global Shapers Torino sono stati tutor e mentor dei ragazzi durante le due giornate. Infine, il Technical Partner dell’evento è stato Novanext, mentre il Job Partner è stato Job Farm.
“Hacking The City – Design a Circular future – racconta Francesco Castellano, fondatore di Tondo – è stato un grande successo. I ragazzi hanno dato prova di creatività, competenza e passione riuscendo in poco tempo a trasformare la loro idea iniziale in una proposta articolata ed implementabile. L’hackathon si è dimostrato uno strumento valido per supportare ed ampliare l’imprenditorialità e le aziende che operano a sostegno dell’Economia Circolare”.
Al termine delle due giornate, i team finalisti hanno presentato il loro pitch davanti alla giuria composta da membri della corporate di riferimento che, mediante un form di valutazione, ha espresso la propria preferenza considerando otto aree di valutazione: circolarità, innovazione, rilevanza, impatto sociale ed ambientale, sostenibilità economica, completezza e chiarezza del pitch deck, e composizione del team. I team vincitori, uno per ogni challenge, hanno successivamente presentato le loro idee davanti al pubblico dell’hackathon.
Per la challenge di Salvatore Ferragamo vince il team ‘YourFerragamo’ che ha proposto la creazione di un servizio esperienziale di riparazioni personalizzate in boutique dedicato ai prodotti delle collezioni passate. ‘Tracciamy’, vincitore della challenge proposta da Esselunga, invece, ha individuato 4 nuovi strumenti per un maggiore controllo della filiera, per implementare una comunicazione più trasparente, per aumentare la consapevolezza dei consumatori, e per ridurre gli sprechi alimentari.
‘RawBuild’ vince la challenge di Arup proponendo un Marketplace tra costruttori e proprietari di immobili al fine di ottimizzare l’acquisto e l’utilizzo di materie seconde provenienti da edifici al termine del ciclo di vita. Per la challenge di Cisco, si è aggiudicato la vittoria ‘Co-working. Il modo di lavorare del futuro’, che ha immaginato la creazione di uffici del tutto sostenibili, dove gli utenti non solo possono godere di un comodo e semplice sistema di utilizzo degli spazi comuni, ma vengono premiati quando implementano comportamenti sostenibili, come il riciclo.
La challenge di Mapei è stata vinta da ‘ReBuild’ che si propone di tracciare, raccogliere e dare valore agli scarti del settore edile, reinserendoli sotto forma di nuovi prodotti nel mondo del design, dell’istruzione e dello sport. La sfida di Iren la vince il team ‘SynErgy’, che offre la funzionalità di meeting match, mettendo in contatto cittadini e imprese interessate a costruire una comunità energetica, informando gli utenti sulle soluzioni tecnologiche disponibili e sugli sviluppi normativi.
‘Un nodo nella rete’, vincitore della challenge di Punch Torino e To.Tem, propone l’implementazione di un sistema di gamification in-app, che incentivi il reso di componenti del monopattino Lynx, l’utilizzo responsabile delle fonti di ricarica e il contatto con partner membri di una nuova comunità di cittadini attenti alla sostenibilità.
Infine, ‘Circle Right!’, vincitore della challenge di A2A, ha proposto la creazione di un’app per il riconoscimento che promuove il riuso, la riparazione, la rivalorizzazione e il riciclo dei rifiuti tramite un sistema a punti.
Impegnata nella transizione ad un sistema circolare, rigenerativo e ristorativo, Tondo è un’organizzazione no profit dedicata all’economia circolare che vuole creare un ampio ecosistema internazionale sul tema, favorendo la collaborazione tra diversi attori.
Ideato e costituito attraverso una partnership strategica tra Intesa Sanpaolo Innovation Center e Fondazione Cariplo, il Circular Economy Lab contribuisce all’evoluzione del sistema economico italiano e a diffondere nuovi modelli di creazione del valore nell’interesse collettivo, accelerando la transizione verso modelli di economia circolare.