In piena pandemia di Covid-19 Pfizer punta sulla lotta alle malattie infettive, responsabili di oltre 8,4 milioni di morti ogni anno nel mondo. Il colosso farmaceutico Usa annuncia l’acquisizione di Amplyx Pharmaceuticals, società californiana attiva nello sviluppo di terapie contro infezioni debilitanti e potenzialmente mortali che colpiscono persone con sistemi immunitari compromessi. I dettagli finanziari dell’operazione non vengono resi noti.Il composto principale di Amplyx, fosmanogepix (APX001), è stato disegnato per combattere infezioni fungine invasive attraverso un nuovo meccanismo d’azione che potrebbe contrastare ceppi resistenti alle terapie standard. Il candidato farmaco è in fase 2 di sperimentazione clinica in formulazione sia endovenosa sia orale, contro infezioni fungine invasive potenzialmente letali causate da muffe, muffe rare e lieviti. Più di 1,5 milioni di casi di infezioni fungine invasive si verificano in tutto il mondo ogni anno, con tassi di mortalità del 30-80%, ricorda Pfizer in una nota. Da quasi vent’anni, sottolinea, non esiste una nuova classe terapeutica di trattamenti antifungini approvata dalla Fda americana.
“La pandemia Covid-19 è stata un duro promemoria dell’impatto devastante delle malattie infettive, evidenziando la continua necessità di nuove terapie antinfettive per trattare infezioni batteriche, virali e fungine sia emergenti sia difficili da trattare – afferma Angela Lukin, Global President, Pfizer Hospital – Siamo profondamente impegnati nell’aiutare i pazienti affetti da malattie infettive, attraverso la continua ricerca di opportunità per rafforzare il nostro portafoglio di terapie antinfettive. Abbiamo già investito su possibili terapie che, se approvate, potrebbero contribuire a combattere le infezioni batteriche resistenti ai farmaci e le infezioni virali critiche. Con questa acquisizione, non vediamo l’ora di far progredire anche lo sviluppo di un nuovo antifungino”.