Variante indiana: nessun caso al momento nella comunità Sikh a Latina, ma l’attenzione resta alta. A fare il punto è l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato: “Prosegue l’indagine epidemiologica della Asl di Latina su comunità Sikh, al momento nessun rilevamento di variante indiana ma mantenere alta l’attenzione”, sottolinea D’Amato nel bollettino al termine della videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19. Sul punto interviene anche il sindaco di Latina, Damiano Coletta, interpellato dall’Adnkronos.
“Bisogna mantenere la giusta lucidità, facendo comprendere l’entità del problema ma senza creare situazioni di panico. Si sta effettuando un tracciamento molto serrato perché, per questioni anche culturali e religiose, la comunità indiana ha situazioni di promiscuità. Attraverso il distretto sanitario stiamo elaborando un opuscolo informativo in lingua affinché siano spiegate tutte le norme, le prescrizioni e i comportamenti da seguire in situazioni come queste. Mi sono ripromesso, compatibilmente con le norme Covid, di andare sul posto per consegnare questi opuscoli affinché la gente sia informata. Ma non solo. Stiamo cercando di individuare una situazione logistica che possa consentire a coloro che non sono in grado di effettuare la quarantena di avere un alloggio dove seguirla”, dice Coletta.
Nessun astio, al momento, né manifestazioni di ostilità sono emerse tra la gente del territorio nei confronti dei 1500 indiani residenti a Latina. “La comunità è ben integrata, fatta di uomini e donne che storicamente hanno mantenuto la loro tradizione, rispettando le regole – spiega il sindaco -. Anche a livello scolastico i ragazzi sono integrati, e mai ho notato un atteggiamento ostile nei loro confronti. Tra l’altro sono spesso vittime di fenomeni di caporalato e il monumento che domani inaugureremo, e che si intitola ‘le mani del rispetto’, fa riferimento anche alla condizione dei braccianti agricoli indiani”.