Ricettazione di auto rubate, scatta l’operazione “Crazy Car”: 9 arresti, sequestri di beni, società e conti per un oltre 2 milioni di euro nel corso di un’indagine che ha fatto rinvenire anche armi e droga.
Questo il bilancio di “Crazy Cars” che ha condotto all’ordinanza di custodia cautelare in carcere e arresti domiciliari per nove soggetti.
Nel corso delle indagini sono state accertate “condotte reiterate di ricettazione di veicoli di provenienza furtiva ricevuti ed immessi in modo sistematico” comprovate da intercettazioni che documentano il procacciamento dei veicoli e le trattative con gli acquirenti, oltre a “episodi di estorsione al fine di silenziare un rivenditore che pretendeva il pagamento di quanto dovuto”, così come l’investimento dei proventi dell’attività illecita in immobili, conti correnti con fittizi intestatari.
Le indagini hanno preso il via dalla denuncia da un cittadino rumeno dopo che aveva aveva rinvenuto un proiettile inesploso sulla porta d’ingresso della propria abitazione. Un’intimidazione finalizzata a costringerlo a cedere la propria vettura ai consorziati, rinunciando ai 20mila euro che erano il compenso pattuito.
Telefonate minatorie, intimidazioni con una pistola a tamburo; pressioni per farsi firmare una falsa attestazione, con la quale dichiarava di aver ricevuto oltre 17mila euro per la vendita di una Mercedes.
Da lì, la ricostruzione di un ampio giro di ricettazione di auto rubate rivendute ad ignari clienti di Latina e provincia.
Durante l’operazione e le perquisizioni rinvenuti anche Rolex, contanti, marijuana pronta per il confezionamento e una pistola calibro 6.35 con matricola abrasa.